Nero su bianco

Daniele Potenzoni, sparito prima dell'incontro con Papa Francesco: che fine ha fatto? Sei anni dopo, la teoria da brividi della Sciarelli

Non perde la speranza di ritrovarlo la famiglia. Così come Federica Sciarelli. Daniele Potenzoni è scomparso da oltre sei anni, ma le ricerche non si interrompono. Era un mercoledì, il 10 giugno 2015, quando Daniele, affetto da disagio psichico, passeggiava per andare in udienza dal Papa con il gruppo del suo centro diurno per disabili mentali. Franco Potenzoni, papà di Daniele, a malincuore accettò che il suo ragazzo partisse da Pantigliate, in provincia di Milano, per andare in gita a Roma. Un ragazzo che aveva già 36 anni, la cui vita era però stata fermata a 17 anni da una grave malattia mentale.

 

 

A chiedersi dove possa essere finito quel ragazzona è anche la conduttrice di Chi l'ha Visto che ha deciso di dedicare proprio a lui il suo ultimo libro, "Il caso Potenzoni". È un viaggio scritto con Franco Potenzoni all'interno della vita di Daniele che si interrompe in direzione San Pietro, nella stazione metropolitana Termini: "È qui che inizia il buio. Sappiamo che il gruppo in cui si trovava Daniele provò a salire su un vagone - spiega Sciarelli - ma la folla era tale che l'infermiere decise di far scendere i pazienti. Sulla banchina però, una volta ripartito il treno, Daniele non c'era. Era rimasto sul vagone? Oppure sul quel treno Daniele non è mai salito e si è perso prima?".

 

 

Troppe le domande che si fa Franco: "L'avevo affidato a operatori dello Stato. Ora voglio una verità. Bella o brutta che sia". A far indignare ancora di più il padre di Daniele la descrizione errata dell'abbigliamento indossato dal figlio nel giorno della scomparsa: "La sera stessa della scomparsa mandammo in onda la sua foto - ricorda la Sciarelli - purtroppo con un drammatico errore. L'infermiere a cui Daniele era affidato, ci descrisse il suo abbigliamento in modo erroneo. In una scomparsa le prime ore sono fondamentali, nel caso di Potenzoni in quelle ore la confusione è stata tanta, troppa". Da qui un processo all'infermiere, poi assolto. Mentre Daniele è ancora là da qualche parte tra gli scomparsi.