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Bollette? Non solo, l'inflazione rialza la testa: ecco perché per gli italiani saranno mesi drammatici

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Giuliano Zulin
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Bla bla bla. L'inflazione torna a salire a livelli che avevamo dimenticato. A settembre i prezzi al consumo in Italia sono balzati al 2,6%, ad agosto era al 2%. Cosa è successo? Sono arrivate le bollette riferite a luglio e agosto, già cresciute a doppia cifra. Così la voce "abitazione, acqua, elettricità e combustibili" segna nel mese un +9,7% su settembre 2020 (era +9,6% ad agosto). Allacciate le cinture perchè il peggio deve venire. Da oggi il costo di luce lieviterà del 30% circa, mentre quello del gas di "appena" il 14,4%.

 

 

La batosta si ripercuoterà lungo la filiera produttiva. Pagheremo di più e perderemo soldi: se 1.400 miliardi sono fermi sui conti corrente e l'inflazione sale, significa che se io deposito 100 euro, un anno dopo diventano 97,4 euro, in realtà. Bla bla bla. Non siamo soli nella morsa dei rincari delle materie prime o dei chip. In Germania va peggio: il tasso d'Inflazione, sempre su base annua, schizza al 4,1%, segnando i massimi da circa trent'anni, superando anche le attese degli analisti che scommettevano su un 4%. Va meglio in Francia: +2,1%. In generale, in Europa, l'indice dei prezzi al consumo risente del balzo soprattutto dei prezzi energetici: + 14% rispetto all'anno scorso.

 

 

Bla bla bla. Come sostiene il ministro Cingolani la bufera sul gas durerà fino a marzo. Sei mesi sono tanti. Può succedere di tutto. I prezzi sono gonfiati certamente da fattori produttivi, tipo boom della domanda mondiale, tuttavia finchè le banche centrali - in primisi l'america Fed - continuano a immettere sul mercato centinaia di miliardi di dollari al mese, è ovvio che gli investitori, dopo aver portato ai massimi i listini azionari, si buttino sulle materie prime. Il film è simile a quello del 2008. Poi scoppiò Lehman Brothers...

 

 

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