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Lega, vandalizzata la sede a Como: "Ancora una volta, assordante silenzio del centrosinistra"

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Ennesima aggressione vandalica contro una sede della Lega. Questa volta è toccato alla sede di Como che è stata vandalizzata nella notte tra sabato e domenica. A denunciare l'episodio è stato Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier. «Purtroppo», sottolinea l'esponente politico, «ancora una volta registriamo l'ennesima aggressione vandalica a una sede della Lega in Lombardia, con un assordante silenzio del centrosinistra».

 

 

«Stavolta è toccato alla nostra sede provinciale di Como. Un altro attacco vigliacco e anonimo da parte di chi utilizza l'aggressione e la violenza contro la democrazia e lo scambio civile e pacifico di idee. Solidarietà ai nostri militanti e sostenitori della provincia di Como. Tra qualche mese si voterà per il Comune di Como», ricorda con preoccupazione Cecchetti, «auspichiamo che non sia questo il clima politico che vivremo in campagna elettorale. E auspico che in futuro, di fronte a queste aggressioni, il centrosinistra non stia sempre zitto».

 

 

Parla di «silenzio assordante di una sinistra completamente scollegata dalla realtà e arroccata su posizioni a senso unico che alimentano un clima di tensione di cui il Paese non sente bisogno» anche il deputato della Lega Claudio Borghi. Che assicura: «La Lega non si fa intimidire e non si spaventa davanti a nulla. Il nostro lavoro continua regolarmente». Solo nel tardo pomeriggio arriva la solidarietà del consigliere del Pd in Regione Lombardia, Angelo Orsenigo, che considera l'assalto «un atto criminale gravissimo e intollerabile».

 

 

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