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Covid, "ragionevole aspettarsi queste cifre". Natale da incubo, la previsione che fa tremare l'Italia: cosa ci aspetta

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L'incubo di un Natale con le restrizioni si fa sempre più concreto: "Con i numeri attuali è ragionevole aspettarsi il raggiungimento del plateau a quota 15mila casi giornalieri attorno a Natale. Questo non significa che avremo per forza gran parte delle Regioni in giallo, perché il sistema dei colori è molto legato ai ricoveri. Se saremo rapidi con le terze dosi, potremo sopportare anche un numero di casi così alto", spiega il professor Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene generale e Medicina preventiva all’Università degli Studi di Milano. C’è molta prudenza sui dati dei contagi, perché l’andamento dell’epidemia in questa fase è differente da quello delle precedenti ondate. Gli esperti spiegano che quest'ultima ondata è a singhiozzo e quindi non è possibile analizzare i dati in modo preciso.

 

 

 


Sul tema interviene anche Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr: "Fino a tre giorni fa si assisteva a un rallentamento della velocità di crescita in Italia. Poi, è iniziata una nuova risalita. C’è una estrema variabilità: nel tempo, perché non c’è una crescita o una decrescita regolare, ma anche dal punto di vista geografico, da luogo a luogo, perché abbiamo aree in cui virus accelera, altre in cui decelera. Lo stesso fenomeno si vede anche in altre Nazioni europee, penso sia dovuto alla forte contagiosità della variante Delta: basta veramente un piccolo focolaio per alimentare numeri alti". A conferma di ciò basta leggere i dati dei contagi di questo fine settimana, domenica 7 novembre sono stati registrati 5.822 nuovi casi (23 i decessi, +48 i ricoveri), significa più 28,6 per cento rispetto alla domenica precedente; sabato sono stati il 38,7 per cento in più rispetto a sette giorni prima, venerdì il 26,7. ecco così spiegato l'andamento altalenante.

 

Ma quali sono le regioni che rischiano di tornare in zona gialla? Il Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano, ma anche il Veneto è osservato speciale. Sotto controllo anche le Marche perché le terapie intensive sono già all’11 per cento (aree mediche al 7). Secondo gli esperti il prossimo Natale sarà migliore di quelle di un anno fa. Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, afferma al Messaggero che, "sarà un Natale certamente connotato da maggior socialità rispetto a quella dell’anno scorso e questo grazie alla migliore situazione italiana. In termini di vaccinazione cinque punti sopra la Germania e tre punti e mezzo rispetto alla Francia. La strada maestra è questa e dobbiamo continuare a cercare di convincere ancora chi è restio, riluttante o resistente. Lo scorso anno il 5 novembre c’erano 445 decessi contro i 51 di quest’anno nella stessa data, 15,7 per cento di positività contro l’1,2 di quest’anno, 25.647 ospedalizzati contro 3.519", conclude il coordinatore del Cts.

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