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Vaccino, in quale regioni il siero non protegge più: chi è scoperto e perché, lotta contro il tempo

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Terze dosi al via per chi ha tra 40 e 59 anni. Chi rientra nelle fasce di età può prenotare e fare il booster se sono passati sei mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale o 5 mesi, come indicano ora l'Aifa e il ministero della Salute. Ieri 22 novembr è stato raggiunto il picco di 160mila richiami in un giorno ma siamo ben lontani dai 300mila del maggio scorso. Quindi, osserva il Giorno, questo significa che ogni giorno che passa il ritardo cresce, a maggior ragione con l'anticipo a 5 mesi del booster. Anche perché in molte regioni può prenotare la terza dose solo chi ha già raggiunto i 180 giorni dalla seconda e questo vuol dire che l'appuntamento viene dato nelle settimane successve, quindo molto dopo la copertura ottimale fornita dal vaccino che è di sei mesi appunto.

 

 

La Regione Toscana ha comunicato di aver aggiornato il portale prenotavaccino.sanita.toscana.it in modo da rilasciare a chi è vaccinato da almeno 6 mesi (180 giorni) un nuovo appuntamento. Sei mesi, appunto. Non cinque. La Regione Emilia-Romagna procede con i richiami, ma i farmacisti protagonisti della prima fase saranno esclusi: "Sull'anticipo delle somministrazioni delle terze dosi per i 40-59enni che abbiano completato la profilassi la prenotazione non si potrà effettuare nelle farmacie". Invece nella regione Marche aderiscono alla campagna vaccinale tanti farmacisti.

 

 

In Calabria "avrà la priorità chi si è prenotato sulla piattaforma - ha scritto il governatore Roberto Occhiuto -. In ogni caso sarà possibile accedere agli hub anche in modalità free". "Prima vi vaccinate meglio è", avverte il governatore della Puglia Michele Emiliano, "le prenotazioni sono aperte per tutti, quelli che devono fare la prima dose e quelli che devono fare il richiamo". L'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia aprirà nuovi hub: "Cercheremo di estendere la possibilità di vaccinare nei luoghi in cui c'è molta affluenza abbiamo immaginato, ad esempio, le stazioni della metropolitana di Milano dove, comunque, saranno garantite tutte le condizioni di sicurezza", annuncia il presidente Attilio Fontana.

 

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