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Omicron, allarme senza precedenti: "Due milioni di positivi e ospedali intasati", cosa rischiamo

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"Rischiamo 2 milioni di positivi e ospedali pieni", Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, lancia l'allarme, dicendosi preoccupato per la velocità con cui aumentano i nuovi casi Covid in Italia, soprattutto a causa della variante Omicron. L'esperto spiega che adesso, per fortuna, alla crescita dei positivi "non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri". Il tutto grazie ai vaccini.

 

 

 

Il problema però, prosegue, è che "con questo tasso di crescita rischiamo comunque di intasare gli ospedali". A tal proposito ha aggiunto: "C'è una congestione degli ospedali meno veloce, però comunque l'impatto c'è e con questo tasso di crescita rischiamo di arrivare a 2 milioni di positivi e se anche il tasso dei ricoveri fosse l'1% avremmo 20mila persone in ospedale". Parlando delle regole adottate dall'esecutivo di Mario Draghi per tentare di arginare la diffusione del virus ma anche per non paralizzare un Paese intero, Cartabellotta ha detto: "Le misure messe in campo finora dal governo sono una sommatoria di pannicelli caldi che non riescono a rallentare la circolazione del virus".

 

 

 

Secondo lui, insomma, il governo dovrebbe agire in altro modo per "provare ad abbassare la circolazione del virus. Il 6,8% di positività dei tamponi antigenici dimostra che c'è una grandissima circolazione virale". Ai microfoni della trasmissione L'Italia s'è desta, su Radio Cusano Campus, Cartabellotta ha lanciato qualche proposta: "Bisogna limitare i contatti sociali, magari incrementando lo smart working. Mi preoccupa che si prenda tempo prima di assumere decisioni, perché i numeri sono già evidenti".

 

 

 

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