Il giallo di Trieste
Trieste, Liliana Resinovich sparita: ritrovato un corpo, "soffocata". Il triangolo col marito e l'amico: cosa non torna
Una donna è stata trovata morta con due sacchetti di nylon trasparenti sulla testa vicino all’ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. Al momento si pensa che possa essere morta soffocata. Manca ancora la certezza, ma fonti vicine agli inquirenti fanno sapere che il corpo possa appartenere a Liliana Resinovich, la 63enne triestina scomparsa lo scorso 14 dicembre. Il suo caso era finito subito al centro della cronaca locale e nazionale. Per il momento, comunque, si parla solo di "elevata probabilità" e si è in attesa dell'autopsia.
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Stando a quanto trapelato finora, come riporta La Stampa, la donna sarebbe stata trovata dai soccorritori in posizione fetale, rannicchiata, vestita e in una fase iniziale di decomposizione. Fino al momento dell'autopsia, tra l'altro, non possono esserle nemmeno tolti i sacchetti di nylon dalla testa. Su quel materiale, infatti, potrebbero essere rimaste impresse le tracce dell'eventuale assassino. Diversi elementi, però, come la corporatura esile e gli occhiali sul volto, fanno pensare che si tratti proprio della Resinovich. A catturare l'attenzione degli investigatori sono anche due sacchi neri della spazzatura, utilizzati per coprire il corpo. Al momento, comunque, si vaglia ogni ipotesi, anche quella del suicidio.
Dalle indagini è emerso pure che i sacchetti neri erano piuttosto nuovi, non consumati dal maltempo. Il che fa pensare che la donna possa essere stata uccisa in un luogo diverso da quello in cui è stata ritrovata. E che il cadavere sia stato portato vicino all'ex ospedale in un secondo momento. Le attenzione degli investigatori, inoltre, si starebbero concentrando pure sugli spostamenti della donna nel giorno in cui è sparita.
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Resta il giallo sul possibile assassino e sui rapporti che intercorrevano tra la vittima e i due uomini della sua vita. Sebastiano Visintin, il marito, nega in tv qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa e nell'omicidio. L'amico intimo di Lilly Claudio Sterpin ha rivelato l'esistenza di una "doppia vita" sentimentale: "Con lui non era felice, eravamo pronti a partire per un weekend insieme. La mattina in cui è sparita doveva venire da me, ma qualcuno glielo ha impedito". A fare la segnalazione della scomparsa è stato il fratello della Resinovich, che ora tace.