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Vaccino, oggi scatta l'obbligo. Ma quali 100 euro: chi verrà stangato con 1.500 euro già da questo momento

Alessandro Gonzato
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Fino a 300 euro di multa se bestemmi in pubblico. Cento se non ti vaccini contro il Covid, ma le due cose non sono collegate. Cento euro "una tantum": è quanto dovranno pagare gli impenitenti no-vax over 50 trovati non in regola. Sì, tutto qui: mesi di scontro politico, dibattiti, tentennamenti, di dure e legittime prese di posizione contro chi col cervello in balìa delle "scie chimiche" ha continuato a mettere a repentaglio la salute altrui, e poi il governo dopo aver finalmente adottato il provvedimento ha stabilito che un oltraggio "una tantum" (pur deprecabile) alla divinità, magari dopo un divieto di sosta (da 41 a 168 euro), è 3 volte più grave che disattendere la norma anti-pandemia. La sanzione potrà essere comminata durante i controlli a campione, oppure dall'Agenzie delle Entrate tramite l'incrocio dei dati della popolazione residente con quelli delle anagrafi vaccinali, e su questo i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni hanno già annunciato battaglia contro ciò che reputano una «estorsione di Stato».

 

 

Su Twitter, poi, fioccano le polemiche. Scrive Marc Noel: «Curiosa l'idea di convincere con 100 euro di multa persone che ne hanno spesi 540 in tamponi in 3 mesi». E per il Green pass fasullo, aggiungiamo, di euro non se ne spendevano (e non se ne spendono) più di 150-200. Una multa simile non poteva che eccitare il popolo no-vax, e sui social è stato un profluvio di sbertucciamenti contro il governo e chi si è fatto fare l'iniezione. Tanta ironia ma come prevedibile anche tante zucche vuote che hanno superato il limite con offese e minacce. «Quando ho letto dell'importo», ha detto ieri l'infettivologo Matteo Bassetti, «non volevo crederci. Al vaccinato con 3 dosi che non si metteva la mascherina per fare gli acquisti di Natale ne venivano dati 400 di multa, davvero ridicolo. Gli altri Paesi», ha continuato, «hanno imposto sanzioni più pesanti. Non è un obbligo vaccinale, ma una presa in giro». Il virologo Roberto Burioni ha parlato di «grottesca buffonata». È insorta la Federazione nazionale degli ordini dei medici. Il presidente, Filippo Anelli, ha dichiarato che «ne va della credibilità dello Stato. Se dobbiamo attenderci una risposta in ragione di questa sanzione», ha sottolineato, «credo che non andremo da nessuna parte».

 

 

La cifra è stata contestata perfino dal consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi: «È inadeguata, non funge da deterrente. Per una vaccinazione che aiuta a salvare vite non basta». Pone un interrogativo legittimo, Guido Quici, presidente del sindacato dei medici ospedalieri (Cimo-Fesmed): «E poi una volta che hanno pagato possono comunque non vaccinarsi?». In serata il governo, tramite "fonti di Palazzo Chigi", ha cercato di correre ai ripari evidenziando che ci sono anche altri tipi di multa, come quella da 600 a 1.500 euro per il dipendente sorpreso senza Green pass rafforzato sul luogo di lavoro, o come quella da 400 a 1.000 per chi è sprovvisto del certificato al ristorante, al cinema o sui mezzi pubblici. Ma la sostanza non cambia (e per altro l'informazione era già nota). La conseguenza è che le prenotazioni per il vaccino non decollano. In Lombardia gli over 50 non vaccinati sono 220 mila. Dall'emanazione del decreto hanno provveduto in poco più di 2 mila, mentre per arrivare in regola al 15 febbraio, quando per lavorare servirà il Green pass rafforzato, la media dovrebbe essere 3 volte superiore. 

 

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