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Covid, il dramma di un 69enne romano: "Doppia ernia inguinale", una storia sconvolgente

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Un'ernia che nel frattempo sono diventate due. È questa la storia di C. G., un 69enne pensionato romano che da ottobre 2020 attende di essere operato per un'ernia inguinale. "Oramai, dopo un anno e tre mesi aspetto chi mi chiama prima". E ora, a causa del Covid e dei lunghi tempi di attesa, le ernie sono diventate due. "Anche dall'altra parte, perché la natura fa da sè, mica aspetta", si è sfogato al Messaggero. 

 

 

"Il 16 ottobre del 2020 mi sono rivolto all'ospedale Fatebenefratelli per prenotare un intervento, mi hanno detto che mi avrebbero chiamato entro qualche mese, presumibilmente a fine aprile. In realtà, non si sono più fatti sentire. Ma io li capisco, il dottore mi ha spiegato che con l'emergenza covid era tutto a rilento, solo che potrebbero almeno rispondere al telefono, perché senza mancanza di informazioni una persona viene pure limitata nel poter fare scelte diverse, intanto la possibilità di vita peggiora, uno aspetta... Ma se ha la possibilità di contattare un'altra struttura o permettersi cure a pagamento attende invano". 

 

 

Il tempo è passato e così sono aumentati anche i tentativi del signore di raggiungere un'altra struttura e porre finalmente fine al dolore. Ma anche qui, come lui stesso ha ammesso, il virus ha creato non pochi problemi. E non solo alla sua tanto bramata operazione. Nel frattempo infatti da monolaterale l'ernia è diventata doppia: "Ora sono andato al Campus biomedico, anche qui c'è da aspettare qualche mese, i miei sono interventi in seconda linea. Oppure dovrei andare privatamente. Aspetto chi mi chiama prima, dopo un anno e tre mesi è capace che esca a sorteggio il nome mio".

 

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