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Bollettino 8 febbraio: altri 415 morti, è caos sul conteggio. "Prima volta da gennaio", cosa sta cambiando negli ospedali

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Continua a migliorare la situazione epidemiologica dell’Italia, nonostante resti il rebus dei decessi. Oltre 400 anche nelle ultime 24 ore, con la discussione tra esperti che va avanti tra chi ritiene che il numero dei morti sia gonfiato (linea Bassetti) e chi invece che sia addirittura sottostimato (linea Crisanti).

Il bollettino di oggi, martedì 8 febbraio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 101.864 contagiati, 164.915 guariti e 415 morti a fronte di 999.095 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è sceso al 10,2% (-0,3 rispetto a ieri). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione è in discesa: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -338 (18.337 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -47 (1.376) a fronte di 99 nuovi ingressi.

Gli attualmente positivi sono scesi sotto i 2 milioni: sono 1.927.800, ancora tantissimi ma la stragrande maggioranza è asintomatica o comunque non necessita cure ospedaliere. Tra l’altro per la prima volta da gennaio cominciano a scendere i ricoveri pediatrici per Covid, rimasti finora stabili rispetto alla curva delle ospedalizzazioni degli adulti che ha cominciato a calare prima. Stando a quanto reso noto dall’Associazione ospedali pediatrici italiani, al 7 febbraio bambini e ragazzi da zero a 18 anni sono 188: in calo rispetto ai 210 della scorsa settimana.

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