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Omicron 2, bollettino: salgono contagi e morti. "Cosa sta succedendo negli ospedali", perché non è ancora finita

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La situazione epidemiologica dell’Italia continua a rimanere sotto controllo, in attesa della settimana di Pasqua che, a detta di tutti gli esperti, sarà il vero banco di prova per capire che tipo di ondata ci troveremo ad affrontare. Il bollettino di oggi, martedì 5 aprile, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 88.173 contagiati, 88.637 guariti e 194 morti a fronte di 588.576 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 15% (+0,5 rispetto a ieri).

 

 

Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione rimane gestibile anche se continua a crescere lentamente ma con costanza: oggi il saldo dei ricoverati in reparti ordinari è +5 (10.246 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -12 (471) a fronte di 57 nuovi ingressi. Nelle ultime 24 ore l’occupazione dei posti nei reparti in area non critica per pazienti Covid è salita dell’1%, raggiungendo il 16%, che comunque non ha niente a che vedere con il 43% di un anno fa, segno che la barriera eretta dai vaccini sta ancora reggendo.

 

 

In sette Regioni, però, il dato supera il 20%. L’occupazione delle terapie intensive è invece stabile al 5%, mentre un anno fa era al 41%. Nel frattempo l’Oms continua a tenere alta l’attenzione: “Alcuni Paesi sono riusciti a fare reali progressi nell’arrestare la malattia. Molti Paesi, tuttavia, continuano a far fronte a focolai significativi. L’emergere di Omicron ha innescato un’ondata di trasmissione globale i cui impatti si fanno ancora sentire”.

 

 

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