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Strage di Samarate, "Papà...". La frase choc prima del massacro: cosa è successo a casa di Maja

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Ci sono nuovi risvolti nella strage familiare di Samarate. Alessandro Maja ha tolto la vita, nella mattina di mercoledì 4 a colpi di martellate, alla moglie Stefania Pivetta 56 anni, alla figlia figlio Giulia 16 anni, e sarebbe anche ridotto in fin di vita il più grande Nicolò. Secondo quanto hanno riferito dai parenti delle vittime, Alessandro è sempre stato particolarmente legato ai soldi e alle spese familiari, con la perenne paura di finire in bancarotta. Un controllo anche al resto della famiglia. Ma negli ultimi tempi il suo attaccamento al denaro aveva preso una piegata esagerata e fuori controllo. 

 


Il nonno materno ha riportato agli investigatori che la sera prima della strage la figlia Giulia si era confidata con lui, ovvero che era successo: “Qualcosa di strano, papà è venuto sul mio letto e mi ha chiesto scusa". Sempre il nonno ha dichiarato che l'uomo: “Era cambiato radicalmente negli ultimi tempi, parlava poco ”. Lo stesso fratello di Stefania ha confessato che: “Non era più lo stesso, si isolava, non parlava con nessuno”.

 


Il 57enne ora è in carcere a Monza. Le vicine di casa, che l'hanno trovato ricoperto di sangue nel cortile della villetta di Via Torino, hanno sentito che diceva: “Finalmente ce l'ho fatta, li ho ammazzati tutti. Bastardi". Ma nel tragitto per l'ospedale dove era ricoverato per le ferite che si era inflitto con fare e un coltello continuava a ripetere: “Sono un mostro”. Ora il figlio più grande, 23enne, sta lottando tra la vita e la morte. "Vi rendete conto di quello che mi hanno fatto? Me l'ha massacrata” queste le poche parole della madre di Stefania.
 

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