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Covid, nuova ondata estiva? Cosa rischiamo tra pochi giorni

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Il Covid non vuole darci pace, ecco quindi che dopo Portogallo, Regno Unito e Germania, anche l'Italia vede un aumento dei casi. Proprio negli ultimi due giorni infatti, l'Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che il valore dell’incidenza dei casi per 100mila abitanti, nella maggior parte delle regioni, vede una in media 222 casi ogni 100.000 abitanti rispetto a 207 della settimana precedente. Inoltre l' Rt è in risalita e tocca oggi il valore di 1,28.

 

 

A crescere sono anche i ricoveri ordinati (+19%) e delle terapie intensive (+6%). Secondo gli esperti a far risalire i contagi sarebbero le sotto varianti, BA.4 e BA.5 (e la figlia BA.5.1) di Omicron, caratterizzate da un' elevata trasmissibilità. "Andamento in salita ancora per 3-4 settimane, possibili fino a 100 mila casi al giorno" ha commentato il virologo nonché direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco. Quest'ultimo ha poi aggiunto: "È evidente che si stanno diffondendo nuove varianti, più contagiose come Omicron 5. A questo si unisce il calo dell’efficacia dei vaccini nel tempo e la minore immunità indotta da infezioni precedenti, almeno sulle infezioni, con conseguenti reinfezioni, tra l’altro sottostimate perché sono molte le persone che utilizzano i tamponi “fai da te” senza registrare la loro positività".

 


Siamo quindi di fronte a una nuova ondata estiva? Per capirlo è necessario un periodo di osservazione più lungo ma in Italia, rispetto ad altri Paesi, il clima potrebbe aiutare a contenere i rischi poiché si trascorre meno tempo al chiuso. "In una popolazione come quella italiana, dove la componente di anziani e fragili non è affatto trascurabile, dobbiamo restare molto vigili perché una nuova ondata potrebbe comunque riportare i servizi sanitari, ora per fortuna non più dedicati solo al Covid, in emergenza" ha concluso il virologo.

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