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Fratelli Bianchi, "Stanno al G9 ci mandiamo lui...": cosa rischiano in carcere

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Stanno dietro le barre, ma tremano. Infatti i fratelli Bianchi sono nel mirino di altri detenuti. Dopo l'omicidio di Willy e l'ingresso nella casa circondariale di Rebibbia hanno ricevuto sputi e insulti. Come riporta Repubblica queste minacce dirette e poco velate potrebbero essere la conseguenza di alcune dinamiche criminali fuori dal carcere. A quanto pare nei loro blitz criminali avrebbero riscosso l'attenzione sinistra di Elvis Demce, 36enne albanese a capo di una banda. E nelle intercettazioni emergono minacce dirette ai due, ecco le conversazioni registrate dall'Antimafia di Roma: "Stanno al G9, magari a pizzicarli", dicono gli amici dell'albanese pensando di mandare in missione un tale "Ciccillo".

 

 

A quanto pare la conversazione sarebbe stata registrata all'interno di un discorso che riguarderebbe le piazze di spaccio tra Prenestino, litorale Pontino, i Castelli Romani e Velletri. A quanto pare i due fratelli Bianchi avrebbero spacciato nel territorio gestito dalla banda albanese e qui sarebbe scattata una taglia sulla loro testa. Demce avrebbe detto ai suoi di "informarsi sulle persone che sono state tratte in arresto e che spacciavano droga a 'casa loro'".

 

 

E ancora: "Vedi mpò chi so ste spie di merda che spacciavano a casa nostra". Poi la minaccia diventa esplicita: "Stanno al G9 primo piano. Poesse che stanno co Ciccillo". Insomma i Bianchi rischiano grosso. Hanno nemici anche dentro il carcere. 

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