L'analisi

Matteo Bassetti: "Langya virus? Ecco tutta la verità"

"Un virus che in quasi quattro anni, primo caso nel 2018, ha contagiato solo 35 persone e che, in più, ha dato sintomi abbastanza comuni come febbre, mal di testa, vomito, mi pare non sia un grande problema. Giusto studiarlo per gli stessi, ma non coinvolgono emotivamente la popolazione".

 

 

Così all’AGI l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, spiega la sua opinione riguardo al virus Langya di origine animale che ha contagiato 35 persone in due province cinesi e che è stato descritto in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine.

 

 

 

"È giusto che si parli di malattie infettive, ma va fatto nel modo giusto: il mondo della biologia è in continua evoluzione, ma questo nuovo virus zoonotico, denominato Langya henipavirus (LayV) - afferma -, non ha nulla a che fare con la Sars e con il Sars-Cov-2, anche perchè non c’è trasmissione da uomo a uomo". E sul fronte Covid ? "Ormai è un’infezione come tante altre: in ospedale facciamo terapie e trattamenti. Abbiamo ricoverato una 87enne non vaccinata e la stiamo tirando fuori dai guai", conclude l’infettivologo. Insomma Bassetti prova a spegnere i facili allarmismi sul nuovo virus che arriva dalla Cina.