Reportage

Alluvione nelle Marche, il video: i diavoli del fango di Senigallia

Marco Petrelli

Sono giovani i volti dei volontari che, da una settimana, affiancano i soccorritori e gli altri abitanti nel duro lavoro per restituire Senigallia (AN) alla normalità.

L'Alluvione delle Marche del 15-16 settembre 2022 è stata una delle peggiori o, forse, proprio la peggiore da 150 a questa parte: punte di 430 mm di pioggia in poche ore hanno infatti ingrossato torrenti che, dopo aver seminato morte, devastazione e disagi nell'entroterra delle province di Ancona, Pesaro (ed in parte di quella di Perugia), si sono riversati nel Misa, straripato nel centro di Senigallia. 



"I diavoli del fango di Senigallia": guarda il video di Marco Petrelli 


 Dicevamo, non la prima alluvione che colpisce le suddette aree ma che, certamente, resterà ben impressa nella memoria dei marchigiani. Anche perché arriva a meno di un decennio da quella del 2014 che, tuttavia, pare aver insegnato poco: invasi forse non sufficienti, greto dei torrenti scarsamente manutenuto, ponti troppo bassi o comunque inadatti a permettere il transito dei detriti verso la foce, possono essere causa della grande devastazione. Restiamo nel campo delle ipotesi poiché, per fugare ogni dubbio su cause ed eventuali responsabilità, bisognerà attendere il ritorno alla normalità.

Normalità che si raggiunge con duro lavoro sia nei paesini sia nella località balneare dove gli studenti, con le scuole chiuse, partecipano attivamente al ripristino della viabilità in una città invasa dal fango. 

"Diavoli del fango" li definisce qualcuno, ironico, sui social. Già, forse perché "Angeli" appartiene ad un'altra alluvione, quella di Firenze e perché, per grinta, determinazione e giovane età "diavoli", in senso buono, è più calzante. 

Abbiamo raccolto la testimonianza di una di loro, Beatrice Perticaroli che, oltre alla memoria, ha condiviso con noi alcune impressionanti immagini dei giorni immediatamente successivi allo straripamento del Misa.