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Cutro, Frontex: "Cosa svela il video dell'aereo", sinistra smentita

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Sul fronte Cutro ci sono nuovi dettagli che aiutano a spiegare meglio cosa è accaduto in quella maledetta notte davanti alle coste calabresi. A parlare della catena di comando è stata la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, rispondendo a una domanda sul naufragio di Cutro e il ruolo dell’aereo di Frontex che aveva avvistato l’imbarcazione: "Frontex era lì per supportare l’Italia ed era sotto il comando italiano. E questo aereo stava rientrando quando ha visto l’imbarcazione. Quello che vedevano andava direttamente al comando di Roma. Quindi vedevano le stesse cose", ha affermato la commissaria.

Poi ha aggiunto alcuni particolari sulle immagini: "Dal video non emergeva che la barca fosse in pericolo ma le immagini termiche lasciavano intendere che probabilmente tante persone potevano essere in stiva ma non c’erano segnali di pericolo", ha spiegato. "Per questo Frontex e le autorità italiane hanno pensato che non fosse un’attività Sar (di ricerca e soccorso, ndr) ma di polizia. Probabilmente per questo hanno mandato le motovodette della Guardia di finanza e non l’attività Sar ma a questo deve rispondere l’Italia. Certamente, le condizioni meteo sono peggiorate dopo l’avvistamento", ha aggiunto. Insomma l'aereo di Frontex non ha segnalato criticità sull'imbarcazione e questo punto, fondamentale, viene spesso ignorato nelle ricostruzioni. Solo un allarme da parte del veivolo di Frontex avrebbe potuto mettere in moto i soccorsi prima che peggiorassero le condizioni meteo. 
 

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