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Alluvione, "arrivano le zanzare": l'incubo che fa tremare l'Emilia Romagna

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Dopo il pericolo tetano, c’è anche quello rappresentato dalle zanzare a preoccupare l’Emilia Romagna e in particolare le aree del Delta del Po. Queste zone già in passato sono state centro di incubazione dei microrganismi a cui le zanzare tigri fanno da vettori per infezioni tropicali. Dopo l’alluvione che ha messo in ginocchio le zone settentrionali della Romagna c’è il rischio che le acque reflue attualmente stagnanti creino un ambiente favorevole al deposito delle larve. 

 

 

“Per il momento non c’è una proliferazione degli insetti - ha fatto sapere la Ausl Romagna a Il Messaggero - ma come ogni anno a breve valuteremo il piano di prevenzione da attuare. Siamo pronti a rafforzarlo”. Tra giugno e luglio è prevista una grande opera di disinfestazione, nel frattempo è partita la corsa all’acquisto dei repellenti. Prosegue invece quella alla vaccinazione contro il tetano: una patologia ormai rara grazie alla vaccinazione di massa già dall’età infantile, ma che è tornata alla ribalta nelle zone alluvionate, dove da un paio di giorni è iniziata la distribuzione del vaccino preventivo a tutta la popolazione entrata a contatto con l’acqua stagnante e alle prese con le opere di pulizia e soccorso. 

 

 

Intanto il governatore Stefano Bonaccini pensa alla ripartenza: “Dobbiamo già immaginare e avviare ripartenza e ricostruzione. Come questa mattina a San Mauro Mare, nel cesenate, dove abbiamo inaugurato il nuovo lungomare: sostenibile, con tanto verde e nuovo arredo urbano, percorsi ciclopedonali, a misura di bambini e famiglie”. 

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