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Roma, poliziotto uccide una collega, poi viene trovato morto in auto

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Prestava servizio insieme a lei alla Camera dei Deputati. Come lei indossava la divisa della Polizia di Stato con la pistola custodita nella fondina. Nella tarda mattinata di ieri però Massimiliano Carpineti ha deciso che doveva mettere fine alla vita della donna. Ha raggiunto P. R. - 58 anni sposata con un altro collega e un figlio di 22 anni - a Torraccia, un quartiere di Roma vicino San Basilio dove viveva, e l'ha freddata in via Rosario Nicolò nell'androne del civico 30. Tre colpi a bruciapelo con la pistola d'ordinanza, poi è fuggito a bordo di una Chevrolet. La poliziotta non era in servizio. Ancora non è chiaro il motivo del gesto, quel che è certo è che l'aggressore dopo aver sparato alla donna è fuggito per farsi ritrovare cadavere a due isolati di distanza dal luogo del delitto. Si è suicidato sparandosi alla testa con la stessa arma utilizzata per il femminicidio

 


Entrambi i poliziotti prestavano servizio l'Ispettorato di Pubblica Sicurezza "Camera dei Deputati" e secondo quanto apprende LaPresse, avrebbe avuto da tempo una relazione con il suo assassino, definita "solida e salda" da chi li conosceva. Non ci sarebbe stato alcun segno di allarme nei comportamenti dei due poliziotti per l'omicidio-suicidio di cui ancora non si conoscono i motivi. Sul posto sono arrivate subito la pm di turno esterno Antonia Giammaria e la pm di turno per le violenze Antonella Pandolfi.  Sul caso indaga la Squadra Mobile di Roma.

 

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