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Massimo Galli, inchiesta concorsi pilotati: infettivologo rinviato a giudizio

Guai in vista per Massimo Galli. L'infettivologo, ex primario del Sacco in pensione e volto televisivo noto nelle fasi più critiche della pandemia Covid, è stato rinviato a giudizio per falso e una imputazione alternativa tra turbativa d'asta e abuso d'ufficio, assieme al suo ex collaboratore Agostino Riva. Lo ha deciso il gup Livio Cristofano che ha accolto anche patteggiamenti per altri due imputati. Il processo inizierà il 13 dicembre davanti alla X penale. Si tratta di uno dei filoni dell'inchiesta milanese su presunti concorsi pilotati per posti da professore e ricercatore alla Facoltà di medicina della Statale di Milano. 

Stando a quanto si apprende dall'indagine dei carabinieri del Nas, coordinati dall'ora procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, Galli avrebbe "turbato con promesse e collusioni" il concorso, in cui il suo "pupillo" Riva è risultato vincitore, per creare una corsia preferenziale. Una decisione che portò all’illegittima esclusione dell’altro candidato, Massimo Puoti, molto più titolato. Secondo l'accusa, sarebbe stato lo stesso Riva a indicare i "punteggi". Chi si era visto penalizzato aveva comunque manifestato, dopo la notizia dell'indagine, la massima stima nei confronti di Galli.

 

 

In merito alla vicenda hanno patteggiato una pena pecuniaria a 8 mila euro anche Claudio Maria Mastroianni, professore alla Sapienza di Roma e difeso da Caterina Fatta, e Claudia Colomba, associato all'Università di Palermo, componenti della commissione giudicatrice. Altri due imputati sono stati prosciolti a luglio in udienza preliminare. In un diverso filone, invece, sono già stati mandati a processo Elio Franzini ed Enrico Felice Gherlone, rettori rispettivamente dell'Università Statale di Milano e dell'Università Vita-Salute del San Raffaele.