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Luxottica sdogana la "settimana corta": si lavora 4 giorni, ma a stipendio pieno

"Lavorare meno, lavorare tutti", recitava uno slogan degli anni Settanta. Un'utopia per molti, ma oggi sembra davvero che si possa fare. I 20mila dipendenti di Luxottica grazie al nuovo contratto appena firmato, lavoreranno infatti quattro giorni per 20 settimane l'anno mantenendo lo stipendio pieno. Non solo. Ci saranno anche oltre 1500 assunzioni a tempo indeterminato e ai lavoratori in uscita verrà concesso il part time per tre anni con contributi pieni e i giovani che prenderanno il posto dei pensionandi non saranno più assunti a tempo parziale, come avvenuto finora, ma da subito a tempo pieno.  La "rivoluzione" è stata formalizzata con il contratto integrativo sottoscritto da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e le Rsu dell'azienda e che verrà applicato a tutti i dipendenti dislocati nelle sedi di Rovereto, in Trentino, in quelle venete di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba e di Lauriano in provincia di Torino. 

 


"In un'epoca di grandi trasformazioni economiche e sociali emerge l'urgenza di ridisegnare nuovi modelli organizzativi delle aziende per guidare il cambiamento verso percorsi che riconoscano e premino le professionalità e le eccellenze del nostro Paese", ha spiegato Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica. L'accordo che sdogana le 'settimane corte' di quattro o cinque giorni in fabbrica e che porta oltre 1.500 lavoratori a essere assunti a tempo indeterminato, aumenta anche il premio di risultato e prevede un lungo elenco di misure per migliorare il benessere aziendale. "Un patto di lungo periodo, che permette a EssilorLuxottica di valorizzare il made in Italy rendendo gli impianti italiani sempre più competitivi per l'eccellenza delle loro produzioni e alle sue persone di programmare con maggiore sicurezza il proprio percorso di vita e di lavoro", ha aggiunto Milleri.  La sperimentazione sarà avviata su base volontaria in alcuni reparti e costantemente monitorata. 

 


Il nuovo accordo pone le basi anche per la costituzione del fondo ad hoc per il finanziamento di nuove misure di welfare a sostegno della conciliazione: un milione di euro per dare al personale risposte nuove e diverse per armonizzare la vita lavorativa con quella privata. L'accordo sostiene poi il diritto allo studio dei lavoratori-studenti, estendendo il diritto dei tre giorni di permesso non solo per esami universitari ma anche per master, Its, istituti ottici e secondari digitali tecnologici e prevedendo ulteriori 24 ore su base annuale per favorire la gestione dello studente. Aumentata anche la percentuale giornaliera (20% netto) del numero di lavoratori e lavoratrici che possono essere assenti dal posto di lavoro, escludendo dalla percentuale le assenze per maternità e quelle legate alla legge 104 superiori a tre mesi. Estesa la banca ore solidale, che passa da 80 a 120 ore su base annua per assistenza grave per familiari e per se stessi. L'accordo prevede anche la costituzione di una commissione Rsu-azienda per facilitare, a chi ne facesse richiesta, i trasferimenti fra gli stabilimenti di Agordo, Sedico e Pederobba. Dal punto di vista economico, c'è l'aumento del premio di risultato la cui soglia minima è stata elevata da 800 a 1000 euro, la riduzione della penalizzazione per assenze per malattia e il riconoscimento del premio al 100% anche per i somministrati.