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Donna licenziata per colpa del tumore

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La donna ha avanzato accuse di stalking, mobbing e diffamazione

Tatiana Necchi
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Era assente dal lavoro perché si stava curando. Così una dipendente delle Cgil Bat di Andria è stata licenziata dal Patronato dove lavorava perché considerata “assente ingiustificata”. La donna, così, ha avanzato denunce di stalking, mobbing e diffamazione, chiedendo il trattamento di fine rapporto e l'indennizzo dei danni. Secondo la donna, malata di tumore e quindi assente per curarsi, in caso di assenza ingiustificata la Cgil prevede solo una sanzione disciplinare e non il licenziamento in tronco. Sulla vicenda il segretario generale della Cgil Puglia, Gianni Forte, ha detto: «Sono sorpreso della decisione della signora di ricorrere alla denuncia della Cgil Bat in quanto, pure in presenza di una inadempienza circa la mancata giustificazione della sua assenza dal lavoro per circa quattro mesi, e da cui scaturisce il provvedimento di licenziamento, la Cgil della Puglia, accogliendo la richiesta della federazione di categoria a cui la signora si è rivolta, ha già convocato un incontro per il giorno 11 maggio per ricomporre bonariamente il contenzioso _ conclude _ è una disponibilità largamente confermata e che credo la signora farebbe bene a valutare in maniera positiva e con fiducia».

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