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Letame davanti alla sede del Pdl

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Azione rivendicata dal movimento Dada Spalman: "Per concimare le intelligenze e smascherare le ipocrisie"

Eleonora Crisafulli
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Carico di letame in Via dell'Umiltà. Quindici chili di sterco sono stati depositati davanti alla sede del Pdl e "decorati" con un vaso da notte e bandierine del partito e del centro sociale Casa Pound durante un blitz in pieno giorno di una ventina di estremisti di sinistra. La rivendicazione - "Un bidone di letame davanti alla sede del Pdl per concimare le intelligenze e smascherare le ipocrisie. Un'azione dadaista metropolitana per risignificare le strade". Così hanno rivendicato e giustificato il loro gesto i membri di Dada Spalman. E ancora: "Via dell'Umiltà. Paradossi della toponomastica. Il partito unico della libertà. Paradossi della politica. Adesso anche Scajola e Verdini (mancavano solo loro). Il letame è ovunque. Il Paese è strozzato dalla crisi e il governo fa affari privati". Nel comunicato si legge: "Domani 7 maggio nel Pdl nasce una nuova corrente: Cacapound. Una corrente neofascista, che non aderisce al Pdl, ma che per il Pdl lavora e dal Pdl è protetta e finanziata. Così la manifestazione di campagna elettorale per le elezioni universitarie, più che alla marcia su Roma assomiglia alla farsa berlusconiana. Su cosa giureranno in coro i fasciocandidati? Sulla riforma Gelmini? Questi gruppuscoli (blocco intestinale... come si chiama?) tornano infatti molto utili nelle scuole e nelle università nel momento in cui il governo sta approvando la riforma Gelmini. Che strana coincidenza. Giovani soldatini che aggrediscono gli studenti e dialogano con il governo. Ecco a voi 'La giovinezza del poterè. Gli antisistema si fanno sistema. Ma che si dice nel Pdl? Siamo di fronte alla fascistizzazione del Pdl? Prima Mussolini e Santanché, poi Ciarrapico e Dell'Utri. Che statura morale! E poi lo spione Storace, Piso e Malcotti. Alemanno e Polverini. Poi ci si mettono anche i finiani (allora forse non sono antifascisti?) Che interlocutori qualificati per i nostalgici di Salò e del Duce. Nasce una corrente trasversale? Popolo Del Letame... ribellati". Il precedente - Il 3 ottobre del 2003 i «Disobbedienti» dei centri sociali e del movimento per la casa - tra i quali l'allora consigliere comunale di Roma Nunzio D'Erme, delegato del sindaco Veltroni per la «partecipazione democratica e il bilancio partecipato» ed eletto come indipendente nelle liste di Prc - versarono tre bidoni di letame, due da cinquanta litri e uno da trenta davanti a Palazzo Grazioli, residenza del premier Berlusconi. Il gesto avvenne alla vigilia della conferenza intergovernativa di Roma.

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