Infrastrutture. Il Cipe libera 17 miliardi di euro

Roberto Amaglio

Si rimettono in moto le grandi infrastrutture italiane in cantiere da qualche anno. Stamattina, infatti, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha sbloccato 17 miliardi di euro, approvando opere e piani di investimento destinati alle convenzioni autostradali, al potenziamento delle linee ferroviarie e metropolitane e all'avvio del piano per l'edilizia scolastica. Se si escludono i 14 miliardi ai piani regionali del Mezzogiorno e il finanziamento del piano delle piccole opere richiesto dall'Ance (Associazione Nazionale costruttori Edili), il CIPE ha quindi sbloccato tutti i fascicoli fermi da qualche mese sul suo tavolo, compreso quello relativo ai fondi per la manutenzione di Anas e Fs, che erano stati azzzerati dalla Finanziaria e ora beneficeranno di 560 milioni del residuo fondo infrastrutture alimentato dal Fas (fondo aree sottoutilizzate). ROTAIE IN CRESCITA - Grande attenzione posta alle ferrovie, per cui è stato approvato il contratto di programma utile a scongelare fondi per un totale di 4,8 miliardi. La chiusura dell'accordo permette di avviare grandi opere ferroviarie (finanziate solo parzialmente) come il terzo valico Milano-Genova e la linea ad alta velocità Treviglio-Brescia. Novità all'interno della legge obiettivo anche per Milano che, in prospettiva Expo, beneficerà di 1,37 miliardi di euro per la realizzazione delle metropolitane M5 e M6. AUTOSTRADE - si torna a viaggare anche su ruota, con undici nuove convenzioni autostradali che comportano investimenti totali per 9 miliardi, di cui 8 per nuove infrastutture. Nel dettaglio, interventi per la Grosseto-Civitavecchia, per la viabilità del porto di Ancona (480 milioni), per una galleria sulla Salerno-Reggio Calabria (110 milioni) e per la già citata metropolitana milanese. Inoltre nuove convenzioni per l'autostrada ligure-toscana, le autostrade valdostane, le autostrade dei fiori, la strada dei parchi, la Torino-Savona, la Sitaf, l'Erav, le autostrade meridionali, la tangenziale di Napoli e la Cisa. SCUOLE - semaforo verde anche per il primo blocco del piano di edilizia scolastica, con un investimento da 358 milioni utile per la creazione e la ristrutturazione dei complessi studenteschi. Il piano non prevede risorse aggiuntive da parte del Tesoro, in quanto il Cipe ha attinto e puntato a sbloccare i piani di investimento privati. Inoltre restano da assegnare 1,42 miliardi disponibili già da giugno 2009. I criteri per la distribuzione daranno la precedenza alle manutenzioni urgenti, alle opere idrauliche in ambito urbano e alle opere di trasporto urbano.