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A "ParoLario" viene negata la parola a Dell'Utri

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Il Senatore, invitato per parlare dei diari di Mussolini, costretto ad abbandonare il palco per una contestazione premeditata

Roberto Amaglio
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Non ha neppure iniziato il suo intervento. È stato costretto ad abbandonare il palco della rassegna culturale comasca "ParoLario" a cui era stato invitato non per parlare di politica, bensì per illustrare i Diari di Mussolini, ossia i documenti acquistati e su cui si fa un gran discutere sul loro presunto valore storico. Alla fine, però, Marcello Dell'Utri l'ha dovuta dare vinta a un centinaio di contestatori che al grido di "Fuori la mafia dallo Stato" e "Devi andare in carcere" lo hanno violentamente contestato non appena ha fatto la sua comparsa sul palco. Premeditato – Già dalla vigilia della rassegna comasca era chiaro che la presenza del Senatore del Pdl potesse finire al centro di una eclatante contestazione. Proprio per questo motivo, lo stesso Dell'Utri aveva deciso di non partecipare alla giornata inaugurale di sabato scorso, ossia quella più frequentata dal pubblico. Alla fine, però, facendo leva che il suo intervento non aveva alcuno stampo politico, uno dei fondatori di Forza Italia ha accettato di salire sul palco nel corso della terza giornata della rassegna, quella di ieri. Protesta – Che tra i 900 presenti in Piazza Cavour ci fosse qualcuno che non voleva ascoltare i discorsi di Dell'Utri, però, lo si è capito subito. Quando alle ore 18 il senatore è salito sul palco con i due giornalisti con cui avrebbe dovuto animare il dibattito sui diari del 1942, è iniziato lo show premeditato dei contestatori. Indossando magliette che componevano la scritta "Mafioso", hanno srotolato striscioni ("Marcello, baciamo le mani") e hanno intonato cori come "Fuori la mafia dallo Stato" a "Altro che in galera, devi essere appeso per i piedi", facendo chiaro riferimento alla recente sentenza di secondo grado in cui Dell'Utri è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Dopo che la frangia più chiassosa dei contestatori ha cercato di salire sul palco, sono intervenuti i poliziotti, la Digos e la scorta di Dell'Utri che, dopo averli perquisiti, ha allontanato i contestatori dalla Piazza. Tuttavia la situazione non è migliorata. Interpellati dagli organizzatori, infatti, parte del pubblico "civile" si è detto comunque contrario all'intervento di Dell'Utri, che a quel punto ha desistito abbandonando la manifestazione "ParoLario", non senza qualche rammarico da parte sua. "Era tifo organizzato, sembravano ultras da stadio – ha affermato Dell'Utri una volta abbandonata la rassegna –. Ho presentato i diari altre volte e non mi è mai successo che mi impedissero di parlare quelli che si riempiono la bocca della parola libertà". Rammarico anche per gli organizzatori, che difendono la scelta di invitare il senatore del Pdl. "Il nostro invito non aveva nulla a che fare con la politica – ha spiegato una degli organizzatrici della rassegna, Paola Carlotti –. Volevamo soltanto parlare con Dell'Utri, che ne detiene i diritti, di un libro che, al di là del dibattito sulla sua autenticità, fa discutere come documento storico".  

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