Napoli, assessori in manette
Iervolino: serve un chiarimento
Due assessori arrestati, manette per l'imprenditore Alfredo Romeo e dodici ardinanze di custodia cautelare ai domiciliari. È queste il bilancio della vasta operazione condotta dalla Dia e dai Carabinieri di Caserta che segna un duro colpo al Comune di Napoli: Tra le persone ai domiciliari figurano due ex colleghi degli assessori del comune di Napoli e un ex provveditore alle opere pubbliche. Le ordinanze cautelari sono state firmate dal Gip di Napoli,che ha accolto le richieste della Direzione distrettuale antimafianapoletana, guidata dal procuratore Franco Roberti. I provvedimentiriguardano l'indagine sulla delibera "Global service" approvata dalcomune di Napoli per la manutenzione delle strade e del patrimoniopubblico oltre che per la gestione di mense scolastiche. Sarebbero anche coinvolti i parlamentari Italo Bocchino (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd). Per entrambi l'accusa èassociazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta. Secondo i pm i due parlamentari davano "illecito sostegno" a Romeo. Nei loro confronti il gip ha chiesto al Parlamento l'autorizzazione all'uso di intercettazioni che li coinvolgono. Gli arrestati - Ecco i nomi dei 'coinvolti' nell'operazione partenopea: ai domiciliari EnricoCardillo, ex assessore al Bilancio, Giuseppe Gambale, ex assessore all'Istruzione del comune di Napoli, FerdinandoDi Mezza e Felice Laudadio, assessori comunali rispettivamente con le deleghe al Patrimonio e all'Edilizia nella giunta Iervolino; Paola Grattani, collaboratrice di Romeo; Guido Russo, exfunzionario dell'Arpa e collaboratore di Romeo, Mario Mautone, exprovveditore alle opere pubbliche della Campania; VincenzoMazzucco, colonnello della guardia di finanza già in forza alla Dia, Vincenzo Salzano eLuigi Piscitelli. Appalti incriminati - Non c'è solo la delibera per l'appalto del Global service al centro dell'inchiesta della procura di Napoli; presunte irregolarità emergono, secondo l'accusa, anzitutto sulla delibera relativa all'appalto novennale (la cui gara non è mai stata bandita per mancanza di copertura finanziaria) per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle principali strade di Napoli per un valore di circa 400 milioni di euro. Nel mirino degli inquirenti anche il "global service" della Provincia di Napoli: un valore di oltre 145 milioni di euro per la gestione e la manutenzione della rete stradale. Nell'inchiesta compaiono anche la gara relativa all'appalto triennale per la manutenzione e refezione scolastica delle scuole cittadine (importo circa 20 milioni di euro) e il servizio di pulizia per gli immobili sede dell'amministrazione provinciale di Napoli. Iervolino: serve chiarimento - Il sindaco di Napoli, RosaIervolino, ha subito annunciato che aprirà un confronto con il suo partito e la coalizione: "Mi riservo di parlare con gli altri miei assessori ed i partiti che mi sostengono. Ho avuto nei giorni scorsi ampio sostegno sia dal mio partito che dal resto della coalizione, ma ora siamo di fronte a un fatto nuovo". l primo cittadino partenopeo, dopo aver sottolineato che a suo carico "non c'è alcun rilievo di carattere penale", ha annunciato la sospensione dei due assessori attestati.