Cerca
Cerca
+

20 immigrati: ci ammazziamo

Il premier: "Non è un lager"

Silvia Tironi
  • a
  • a
  • a

Sono rientrati quasi tutti al centro di prima accoglienza i 1300 immigrati che questa mattina sono fuggiti dal centro per poter manifestare insieme agli abitanti di Lampedusa. All'appello mancherebbero un centinaio di migranti, per lo più nordafricani, timorosi di essere rimpatriati il prossimo martedì quando dovrebbe essere definito l'accordo Italia-Libia.  Ma la situazione rimane tesa: secondo quanto riferito da alcuni cittadini dell'isola, una ventina di extracomunitari si è infatti barricata nel bar-ristorante 'Mille e una notte' eminaccia di togliersi la vita. Gli extracomunitari, impugnando bottiglie di liquori vuote e alcuni coltelli, avrebbero annunciato di volersi ammazzare perchè non vogliono tornare nei loro Paesi d'appartenenza. Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sulla fuga in massa dei clandestini ospiti della struttura. Si sta ancora verificando quale sia l'ipotesi di reato. Dal canto suo il governo ridimensiona la situazione: "È sempre stata sotto controllo", ha sottolineato il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Ed è intervenuto anche il  premier: "Tutto a posto a Lampedusa. Quelli che arrivano lì sono liberi di muoversi", ha sottolineato Silvio Berlusconi. "Non è mica un campo di concentramento. Sono liberi di andarsi a prendere una birra. Sono andati in paese come fanno di solito". Poi il Cavaliere riesce anche a scherzarci su: "E poi non vedo dove questi immigrati possano andare. Tanto c'è un mare impossibile e quindi non possono fare altro che stare lì". Il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis, parlando con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha sottolineato che "il popolo di Lampedusa è sceso in piazza davanti alla decisione del ministro Maroni di aprire un nuovo centro per gli immigrati sull'isola. Io non ho fatto altro che regolarmi di conseguenza, seguendo il mio popolo. Il presidente Napolitano mi ha espresso parole di conforto", ha poi aggionto De Rubeis, "e mi ha assicurato il suo immediato interessamento. Il Presidente ha invitato me e tutta la popolazione alla calma, intanto che la situazione diventi chiara e che possano essere prese le dovute contromisure".

Dai blog