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Anche Napoli non molla il premier

La Procura parteonopea chiede la revoca dell'incompatibilità: vuole tenersi Berlusconi, anche se è solo un teste

Lucia Esposito
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La Procura di Napoli non si rassegna ed è già partita al contrattacco. Ha presentato un'istanza per chiedere l'annullamento dell'ordinanza con cui ieri lo stesso gip, Amelia Primavera, ha dichiarato l'incompetenza territoriale dell'autorità giudiziaria napoletana in relazione alla vicenda del presunto ricatto al premier e la trasmissione degli atti a Roma.  La procura paetenopea ritiene che non sia determinata ancora con precisione quale sia la sede giudiziaria competente. Ieri il gip Primavera, sulla base degli atti finora acquisiti aveva stabilito che il procedimento doveva essere trasferito a Roma e il procuratore Lepore aveva reso noto che gli atti sarebbero stati trasmessi al più presto nella capitale. Oggi il tribunale del Riesame dovrebbe pronunciarsi sulle richieste di revoca o attenuazione della misura cautelare nei confronti di Gianpaolo Tarantini, detenuto a Poggioreale, e Valter Lavitola, latitante a Panama. La procura avrebbe ribadito il parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari per Tarantini.

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