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Bossi: sul bio testamento

troviamo un accordo

Albina Perri
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«Bisogna trovare un accordo tra maggioranza e opposizione sul testamento biologico». A dirlo è il leader della Lega, Umberto Bossi, parlando con i giornalisti al Senato. E alla domanda sul come trovare un accordo su un tema che sta infiammando così tanto il dibattito politico, ha risposto: «Ragionando». Il Pd però non collabora, e insiste nel sostenere che il ddl va «assolutamente modificato nella parte relativa al consenso informato». Lo dice Donatella Poretti, segretario della commissione Sanità. «Gli emendamenti del relatore Calabrò - ha spiegato Poretti - lasciano intatto il concetto che stabilisce sostanzialmente l'indisponibilità della vita per la persona, ma non per lo Stato e il medico». Ciò, secondo la Poretti, significa o «che la medicina abbia la bacchetta magica per curare e salvare tutti, o che si nasconde il fatto che si vogliono introdurre trattamenti sanitaria obbligatori per chi si trova in fine vita e non può esprimere la propria volontà. Stravolgendo completamente - spiega l'esponente dei democratici - quelle che erano le finalità del testamento biologico». Al "no" del Pd si aggiunge nel frattempo quello dell'Italia dei valori: «Ormai è evidente: il centrodestra vuole lo scontro ideologico sul testamento biologico», afferma il presidente del Gruppo Idv al Senato, Felice Belisario, sottolineando come «i nuovi emendamenti Calabrò sono peggiorativi rispetto al già brutto testo all'esame in Commissione e sembra che la destra non voglia proprio alcun margine di intesa». D'altra parte, per il leader centrista Pier Ferdinando Casini «il relatore Calabrò ha fatto un buon lavoro, che noi cerchiamo di assecondare in tempi brevissimi».

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