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Rai, l'allarme di Cappon:

"Nuovi tagli da 70 milioni"

Silvia Tironi
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La crisi economica si abbatte come una bufera anche sulla Rai. A lanciare l'allarme è Claudio Cappon, direttore generale di Viale Mazzini, che in una lettera a tutti i dipendenti dell'azienda e a tutte le consociate spiega la necessità di "tagliare i budget di altri 60-70 milioni di euro". Gli ultimi dati sul calo della pubblicità, ha detto Cappon, dimostrano che la crisi è più grave del previsto, per questo è indispensabile tirare la cinghia. Il direttore generale chiede di incidere anche sull'indotto, ovvero di caldeggiare ai fornitori dell'azienda (produttori, artisti, fornitori di servizi, ecc.) il taglio almeno del 10% delle loro richieste. Ai dipendenti il chiede anche 'sacrifici personali', che riguardano in sostanza straordinari, trasferte, maggiorazioni orarie, incentivi e premi. Ma nella lettera Cappon rassicura anche le strutture aziendali sulla solidità della società, che "affronta questa crisi con una posizione finanziaria sana, una buona solidità patrimoniale e risultati economici sostanzialmente equilibrati anche nel 2008. La grave crisi finanziaria esplosa a livello internazionale nello scorso autunno si sta riflettendo, come previsto, in un'accentuata flessione dell'attività economica in tuttii settori produttivi ed in particolare, nel campo televisivo, in una significativa riduzione degli introiti pubblicitari".

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