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Lavorava all'Agenzia dell'Entrate, faceva la spesa gratis

Due anni di reclusione per l'uomo che induceva i negozianti a consegnargli la merce minacciando ed eseguendo controlli fiscali

Nicoletta Orlandi Posti
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Faceva la spesa gratis in una panetteria di corso Racconigi, a Torino, tutti i giorni. Pane, grissini e torte dal 2007 a maggio 2011. Il sabato al resto si aggiungeva anche la torta, all'ananas d'estate e di mele d'inverno. Qualche volta mangiava la pizza gratis in una trattoria del quartiere. Pasticcini e gelato in omaggio in altri locali della zona.Si tratta di un dipendente 58enne dell'Agenzia delle entrate che alla fine di maggio dell'anno scorso era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Mirafiori con la sacca in mano, piena di prodotti da forno. Era accusato di concussione continuata. Le manette erano scattate in flagranza di reato, l'ultimo della lunga serie che gli veniva contestata. Abusando dei poteri inerenti la propria funzione di polizia tributaria induceva gli esercenti di quattro negozi a consegnargli quotidianamente varia merce alimentare senza corrispondere mai il prezzo dei beni, minacciando e talvolta eseguendo personalmente, in caso di rifiuto, approfonditi controlli fiscali. Per incastrarlo i carabinieri avevano filmato le sue incursioni quotidiane, in genere a ridosso della chiusura serale. Dopo l'arresto il gip aveva ammesso l'uomo ai domiciliari, nella sua casa di Grugliasco. Ora è arrivata la sentenza del tribunale di Torino: due anni di reclusione. L'ex funzionario ha usufruito delle attenuanti generiche e prima del giudizio ha riparato interamente e spontaneamente al danno procurato alle vittime rimborsando l'intera cifra non corrisposta.

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