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Le opere d'arte sul Concordia: un tesoro dell'isola del Giglio

A bordo della nave naufragata 6.500 lavori di pregio per il valore di vari milioni di euro: ceramiche, xilografie, cristalli, quadri

Giulio Bucchi
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Costa Concordia, non era solo la più grande nave passeggeri battente bandiera italiana, ma anche un vero e proprio tempio dell'arte, galleggiante. Costruita a Genova nei cantieri della Fincantieri è stata inaugurata il 7 luglio 2006, madrina Eva Herzigova, nel porto di Civitavecchia-Roma. Un gigante del mare con una stazza di 112.000 tonnellate, 290,2 m. di lunghezza x 35,5 di larghezza; 1.500 cabine,ben 17 ponti, e fiore all'occhiello per i turisti anche Samsara Spa, ovvero un'area benessere di ben 1.900 mq. con palestra, terme, piscina  con talassoterapia, sala trattamenti bellezza, saune e bagno turco. Ma anche 13 bar, cinque ristoranti, un teatro, un percorso joggin, un casinò, una discoteca, un'area giochi e un club per bambini. Su un ponte esterno un megaschermo cinematografico di 18 mq. Imbarcava ben più di 4.000 passeggeri oltre ai 1.100 uomini di equipaggio. Copertura rischio affidata a ben dieci case di assicurazione dalla XL Insurance alle Generali. Tesoro sommerso - Ecco l'altra faccia della Costa Concordia, l'arte e la bellezza. Design interni di Costa Concordia disegnati dall'architetto di Miami Joe Farcus. Segnano un percorso tematico legato agli stili architettonici e artistici sviluppatisi in Europa. Aveva a bordo ben 6.500 opere d'arte  tra multipli e originali di oltre 35 artisti contemporanei di sicuro spessore, 510 opere originali e 5.700 multipli. Un tesoro ora sommerso del valore di milioni e milioni di euro. Nel piano Bar Budapest c'erano vasi di ceramiche Zsolnay fondate dal 1853 da Miklos Zsolnay. Nel centro benessere Samsara facevano bella mostra una collezione di xilografie giapponesi costituita da 12 xilografie estrapolate da testi Manga di Katsushika Hokusai lo stesso artista che ispirò gli impressionisti. Di grande interesse opere come il ciclo dei 9 grandi pannelli “Viaggio nelle città europee” di Aldo Spoldi (nella foto); le sculture delle balene di Nicola Salvatore;  nel grande Bar Biedermeier 24 oggetti in cristallo della prima metà dell'Ottocento; e ancora tre grandi tele “Oltremare” di Omar Galliani; il pannello “Incontrarsi” di Javier Garcerà; la tavola “Incontro e dissoluzione” di Jord Garcia Pons e “La Città della Concordia di Fernando de Filippi, già direttore dell'illustre Accademia di Belle Arti di Brera. A corona anche numerose opere di significativi allievi di Accademie di Belle Arti italiane ed europee. Gran parte di queste opere acquisite dalla Costa Crociere  ed esposte sulla  Concordia  avevano per tema l'Europa, la pace e il dialogo fra i popoli. Ma quel dialogo aperto oggi è reso muto, anzi fa parte del “tesoro del Giglio”. di Carlo Franza    

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