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L'assalto anti-Cav continua: altri cinque fronti aperti

Chiuso il processo Mills, contro l'ex premier 4 procedimenti a Milano e uno a Roma: da Ruby a Mediaset, da Mediatrade a Unipol-Bnl

Lucia Esposito
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Sono sostanzialmente cinque, quttro a Milano uno a Roma i fronti giudiziari ancora aperti contro: Ruby, Mediatrade, Mediaset, Unipol-Bnl. Ruby La Corte costituzionale  ha respinto il conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera, quindi il processo Ruby è incardinato davanti alla quarta sezione del tribunale di Milano. Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile, per aver esercitato pressioni sui funzionari della questura di Milano per ottenere il rilascio di Karima-Ruby El Marhoug, lamarocchina fermata dai poliziotti il 27 maggio 2010. Mediaset  Berlusconi è accusato di frode fiscale in relazione a presunte irregolarità nella compravendita di diritti tv e cinematografici. Insieme all'ex premier erano accusate altre 11 persone tra cui Fedele Confalonieri, ma lo scorso novembre sono usciti dal processo, per prescrizione l'avvocato inglese David Mills e il banchiere Paolo De Bue. Le accuse che il pm Fabio De Pasquale msono (a vario titolo) appropriazione indebita, falso in bilancio, frode fiscale e riciclaggio. Mediatrade Berlusconi è stato prosciolto a Milano al termine dell'udienza preliminare dall'accusa di frode fiscale e appropriazione indebita. La procura ha comunque presentato un ricorso in Cassazione. Il procedimento riguarda la creazione di presunti fondi neri nella compravendita di diritti tv e cinematografici della società Mediatrade, poi incorporata in Rti.  La procura di Roma ha però chiesto il suo rinvio a giudizio con l'accusa di fatturazione di operazioni inesistenti e false dichiarazioni dei redditi. La prescrizione prevista nella primavera del 2013. Unipol-Bnl L'ex presidente del Consiglio è stato rinviato a giudizio all'inizio di febbraio per concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. La vicenda è quella della telefonata tra l'ex segretario dei Ds, Piero Fassino, e l'allora numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, dopo la fallita scalata di Unipol alla Bnl. L'intercettazione  fu poi pubblicata sul Giornale. L'ex premier ha sempre sostenuto di non averla mai ascoltata. Il reato si prescriverà nel giugno 2013.

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