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Corruzione: il blitz della Gdf e lo sfogo del funzionario, 'Questa cosa non finisce bene...' (2)

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(Adnkronos) - Il 28 febbraio la Guardia di finanza torna di nuovo negli uffici dell'Ispettorato provinciale dell'Agricoltura di Palermo. Anche in questo caso Cangialosi informa i suoi referenti. "Non gli garantisce niente più nessuno!" diceva non sapendo di essere intercettato e, davanti alla richiesta di Giovanni Salvatore Di Liberto di avere più tempo a disposizione ("io se non ho due tre mesi... credimi... io sbatto con la testa nel muro"), replicava che non sarebbe stata possibile alcuna dilazione proprio in ragione della attività ispettiva. "Ti dico che i termini sono perentori... il messaggio è chiaro", diceva, aggiungendo: "Il concetto non è il passato, il passato scordatelo... qui c'è una situazione diversa... e se sei intelligente, mi devi capire... è diverso il discorso... se io ti dico che non ti si può... quando hai detto due tre mesi fa..., l'altra volta ci si arrivava... oggi, ti dico non può essere più.... ti dico non può essere e non può essere".

"A fronte delle continue insistenze di Di Liberto, Cangialosi, evidentemente piccato - si legge nell'ordinanza -, ribadiva nuovamente che non avrebbe più potuto fare i falsi, come nelle altre occasioni perché la situazione era mutata: 'se c'era un'altra situazione ti avrei detto... tra tre mesi vieni in ufficio, facevamo i falsi come ficimo (abbiamo fatto, ndr)... e si putia (e si poteva, ndr)... ti dico che non può essere".

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