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Il ministro Padoan: "Meno banche ma più solide. Ci sono troppi impiegati, bisogna licenziarli"

Giulio Bucchi
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Nel giorno della festa dei lavoratori il governo fa "la festa" agli impiegati di banca. Intervistato da Repubblica, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan spiega come le riforme varate dall'esecutivo daranno maggiore solidità alle banche, ma queste soffrono ancora di un eccesso di occupazione. Quasi un controsenso in un'Italia dove la disoccupazione è ancora a livelli inaccettabili, eppure Padoan non la pensa così e cala la mannaia: "Lo scopo delle nostre riforme è quello: meno banche ma più solide e capaci di erogare credito a famibglie imprese. Però non nascondiamoci dietro un dito: c'è eccesso di occupazione che andrà gestito in tempi e modalità dovute. Con meccanismi che facilitano l'uscita dal lavoro dei bancari vicini alla pensione". Il caso sbancati - Riguardo al decreto sui rimborsi, varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, Padoan ha sottolineato che "le misure consentono ad un consistente numero di risparmiatori e di obbligazionisti di ottenere un rimborso automatico fino all'80% dell'investimento. Non è una percentuale arbitraria - rileva il ministro - perché tiene conto del fatto che costoro hanno beneficiato di rendimenti e interessi che coprono il restante ammontare; abbiamo fissato questa soglia per evitare che qualcuno alla fine incassasse rimborsi superiori all'esborso iniziale. Chi non ha i requisiti o non vuole utilizzarli ha comunque la via d'uscita di rivolgersi all'arbitrato"

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