Welfare: Ugl pensionati, in centri anziani meno tresette e più letture e dibattiti
Roma, 21 nov. (Labitalia) - "Nei centri anziani meno tresette, bocce e balli e più letture, dibattiti, teatro, anche come filodrammatica amatoriale, cineforum". A dirlo Gianfranco Procacci, componente del Comitato consultivo nazionale della Ugl pensionati. "Nell'età matura e libera di impegni, di orari e scadenze, finalmente - spiega - l'anziano può dedicarsi a quelle attività culturali, artistiche o semplicemente ludiche che a mala pena poteva coltivare nei periodi feriali. Sorgono spontanee associazioni culturali che svolgono una importante funzione". "In questo mondo - sottolinea Procacci - in cui si guarda ma non si legge, dare spazio ad un autore di libro significa aprire una finestra all'immaginazione. Fantasia e immaginazione dovrebbero essere appannaggio dei giovani, mentre per gli anziani è riservato il ricordo e la memoria". "Questo è un concetto da armonizzare dando alla cultura, in genere, una funzione sociale e non farne un tabernacolo per pochi sedicenti intellettuali. Il divario generazionale può essere colmato solo da una più diffusa offerta culturale", aggiunge. "Cultura - spiega - per vivacizzare la quotidianità degli anziani e cultura per maturare le nuove generazioni. A Roma, ma in tutta Italia, abbiamo centinaia di teatri, molti famosi e storici, musei, monumenti. Quando parliamo di cultura si dovrebbe essere consapevoli che le risorse per avviare un circuito tra le varie forme e i fruitori di tali servizi insieme a tutti i componenti, artisti, tecnici, scrittori, cantanti attori necessita di un impegno economico considerevole". "Coordinando - suggerisce Gianfranco Procacci - in un piano organico che coinvolga tutte le varie forme, con interventi nel mondo del turismo interno e internazionale, potrebbero anche essere recuperate considerevoli risorse. Tornando poi all'impegno degli anziani ritengo che la riserva indiana dei Centri Anziani non sia meno deleteria di certo associazionismo buonista". "Meno tresette - ribadisce il componente del Comitato consultivo nazionale della Ugl pensionati -nei centri anziani, dunque: anche così con la cultura si potrà intervenire per dare un senso compiuto non a un monumento fine a se stesso, ma a un organico impegno creativo sociale e di valore".