Imprese: con Med Blue Economy internazionalizzazione nel Mediterraneo
Napoli, 14 feb. (Labitalia) - Promuovere l'internazionalizzazione delle imprese italiane nel Mediterraneo: questo l'obiettivo primario della Med Blue Economy, la manifestazione che si è aperta oggi a Napoli, organizzata dalla Cise, Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico. Terza tappa, dopo La Valletta e Tunisi, nella ‘tre giorni' operativi (dal 14 al 16 febbraio), il roadshow ospiterà la presentazione dei progetti finalizzati ad avviare investimenti ed attrarre capitali esteri, ma soprattutto assistere le imprese intenzionate ad espandersi in alcuni paesi-chiave del Mediterraneo come Egitto, Malta e Tunisia. “In questa tappa napoletana –ha spiegato Giuseppe Romano, presidente della Cise – siamo riusciti a coinvolgere un importante partner come la Regione Campania, con la presenza costante dell'assessorato alle attività produttive e dove possiamo contare sulla costruttiva partecipazione di altri paesi mediterranei, che ci consente di gettare concrete basi per la nostra idea di fondo che è quella di realizzare una macro regione del Mediterraneo che prescinda dai confini politici.” “La base commerciale che offre Malta -ha evidenziato Stanislao Filice, Vice Presidente Camera di Commercio Italo-Maltese – è enorme, tenendo presente che ad oggi circa 5.000 aziende risultano nel registro Imprese Maltesi riconducibili a imprenditori italiani, e quindi una presenza italiana molto forte. Il fatto poi che a Malta si parla diffusamente l'italiano, semplifica i rapporti commerciali e favorisce chi non è ancora ben strutturato a muoversi in contesti internazionali. Con Med Blue Economy, dunque, facciamo un primo significativo passo semplificato per l'interscambio commerciale.” Le aziende rivolte alla internazionalizzazione hanno anche degli impegni precisi come ha spiegato Antonio Marchiello, assessore alle attività produttive della Regione Campania: “Le imprese hanno l'obbligo di rimanere nella nostra regione per 7 anni, ma confidiamo che questo parametro temporale possa ampliarsi ad altri anni, perché ci impegneremo ad accompagnare le attività imprenditoriali avviate affinchè migliorino, e non si giunga, come nel passato, a chiusure che provochino disoccupazione.” Prevista anche l'illustrazione del Progetto pilota del PON Legalità 2014/20 “Asi…cura”, che vede il Consorzio di Napoli soggetto attuatore per garantire la sicurezza delle aree industriali; progetto che vale 92 milioni di euro e che coinvolge cinque regioni meridionali, con la fattiva partecipazione di Eurispes ed Universitas Mercatorum.