Food: Gialle&Co. diventa un format e si espande con crowdfunding
Milano, 3 apr. (Labitalia) - Gialle&Co., il primo format di baked potatoes gourmet a Milano, si espande e punta anche all'estero: il piano di espansione prevederà altri 12 ristoranti entro il 2022 con l'assunzione di 125 dipendenti e un fatturato previsto di 10 milioni di euro. Il secondo e terzo locale saranno finanziati da una grande campagna di crowdfunding attraverso Mamacrowd.com, la prima piattaforma italiana per capitale raccolto, partita il 26 marzo, attiva per due mesi, partendo da una stima complessiva del locale valutata 1,9 milioni di euro. Gli incassi del locale, con un fatturato di quasi 300 mila euro nel 2018, sono previsti in crescita per oltre il doppio nell'anno in corso, superando quota 800 mila euro nelle previsioni di vendita. Oltre 20 mila i clienti che hanno fatto visita al ristorante fino ad ora. “Puntiamo a raggiungere entro un orizzonte temporale di 4 anni quota 10 milioni di fatturato, per aprire il capitale a un partner che ci supporti nella crescita a livello mondiale”, racconta il Ceo Davide Minardi. Bak srl, la società che controlla il brand Gialle&Co. è composta da 5 soci con un background di stampo economico-finanziario ma con una grande passione per la cucina italiana. Le diverse esperienze lavorative in ambito consulenziale, finanziario, commerciale e di marketing hanno reso il team completo per lo sviluppo e il monitoraggio del progetto Gialle&Co. “Siamo una start up innovativa adatta per una clientela che varia in termini di età (dai 25 ai 55 anni), con ricette stagionali per ogni dieta (vegetariana, vegana) e necessità (celiachia), prezzi contenuti e rapidità di servizio, ideale anche per chi è di fretta (o pausa pranzo). Il primo Gialle&Co. è stato studiato nei minimi dettagli, in base a cardini che lo rendono un format replicabile e scalabile: verticalità di prodotto (sostanzialmente monoprodotto), food cost contenuto, facilità di stoccaggio, alta rotazione di magazzino e quindi basso deperimento delle materie prime, standardizzazione dei processi di lavorazione, ricerca di una materia prima di qualità come le patate del Fucino Igp, massima attenzione alla standardizzazione del prodotto con monitoraggio del food cost per punto vendita attraverso un programma gestionale già progettato per l'apertura di nuovi punti vendita”, conclude.