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Infortuni: Inail, al via campagna nazionale per la formazione nelle pmi

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AdnKronos
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Roma, 23 ott. (Labitalia) - Con l'avvio dei primi progetti vincitori del bando per la formazione dell'Inail, entra nel vivo la campagna nazionale di rafforzamento dell'attività formativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle micro, piccole e medie imprese, finanziata dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali con risorse pari a quasi 15 milioni di euro. A beneficiarne saranno circa 30mila soggetti tra operai, impiegati, addetti dell'agricoltura, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza a livello aziendale (rls) o territoriale (rlst), dirigenti e datori di lavoro, con una prevalenza delle pmi dell'edilizia e della metallurgia, tra i settori più a rischio per numero e gravità degli infortuni, seguite da quelle dell'editoria e dei trasporti. I progetti, già ammessi al finanziamento riguardano, in particolare, la formazione finalizzata all'adozione di modelli di organizzazione e di gestione della sicurezza orientati al cambiamento della cultura aziendale, le iniziative per l'adozione di comportamenti sicuri e la valutazione dei rischi, con particolare attenzione allo stress lavoro-correlato, alle lavoratrici in stato di gravidanza e alle differenze di genere. Sono, inoltre, in corso di approvazione i progetti sugli aspetti organizzativo-gestionali e tecnico-operativi nei lavori in appalto e negli ambienti confinati, con particolare riferimento alla gestione delle emergenze, mentre per i primi mesi del 2020 è prevista la conclusione dell'iter relativo ai progetti di formazione sulla gestione dei rischi in ambiente di lavoro legati alla dipendenza da alcool, sostanze psicotrope e stupefacenti. I fondi residui saranno assegnati fino a esaurimento sulla base di una graduatoria unica tra tutti gli ambiti progettuali. Tutti gli interventi ammessi al finanziamento, per un importo compreso tra 200mila e 800mila euro, sono stati realizzati dalle parti sociali e da soggetti formatori qualificati attraverso una puntuale rilevazione del fabbisogno formativo delle aziende coinvolte. Le azioni, modulate sulla base del profilo professionale dei destinatari, del tipo di attività svolta e della classe di rischio, dovranno essere realizzate nell'arco di 18 mesi. La didattica prevede un mix tra lezioni d'aula e iniziative formative realizzate all'interno delle imprese, con il ricorso alle metodologie più aggiornate ispirate ai principi della formazione comportamentale. In molti dei corsi proposti è prevista anche un'attività di addestramento basata sul cosiddetto 'training on the job', in modo da testare le conoscenze e le abilità acquisite in contesti reali e non simulati, e la costruzione di una 'working community', per favorire la condivisione delle buone pratiche tra i lavoratori e la diffusione della cultura della sicurezza a tutti i livelli. Per tutti i progetti sono, inoltre, previsti un monitoraggio in itinere, per verificare la coerenza tra attività didattica programmata e realizzata, e una valutazione finale, per misurarne l'efficacia formativa rispetto agli obiettivi prefissati.

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