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Facci: Rifondazione cerebrale

Bisognerebbe costringere i negazionisti rossi Cribio e Garufi e anche Laura Boldrini a passare qualche ora nei luoghi dell'orrore: le foibe

Giulio Bucchi
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Bisognerebbe costringerebbe Leonardo Cribio e Giuseppe Garufi - consiglieri milanesi di Rifondazione comunista che hanno definito le foibe «un'invenzione» - a restare legati sul bordo di una foiba friulana anzitutto per vedere se «esiste» o meno, poi, in secondo luogo, per ascoltare i racconti di chi ha visto trucidare, mutilare, violentare e infine buttarci dentro la sua intera famiglia: e non si parla di fascisti, ma di ragazzi, ragazze, negozianti, contadini, partigiani e soldati che tornavano dal fronte e che erano colpevoli soltanto di essere italiani. A officiare la cerimonia di legatura si potrebbe mettere Laura Boldrini, cioè la presidente della Camera - eletta nella stessa area politica dei due consiglieri - che non ha ritenuto di dover organizzare nessuna commemorazione nel Giorno del ricordo di lunedì scorso. Dopo un rapido passaggio davanti alla tomba di Norma Cossetto - studentessa 23enne infoibata ancora viva dopo esser stata violentata per due giorni da una ventina di partigiani titini e italiani - i due consiglieri milanesi verrebbero condotti in gita premio a Fertilia, in Sardegna, in una delle tante comunità in cui furono forzatamente esodate le popolazioni giuliano-dalmate che volevano scampare alla pulizia etnica dei partigiani di Tito. Estrazione della tombola, infine, coi seguenti numeri: 7000 (infoibati, stima prudenziale), 250mila (esodati friulani certi), 2 (negazionisti milanesi certissimi). Ricchi premi e cotillons.  di Filippo Facci

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