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Il Washington Post elogia

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il prosecco. Zaia: è eccellenza

Albina Perri
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 Il prosecco di Valdobbiadene «riconosciuto come eccellenza anche oltre oceano». Così il Ministro delle politiche agricole, Luca Zaia, commenta l'articolo con cui il Washington Post elogia uno dei «prodotti principe della nostra produzione vinicola». L'editoriale, dice Zaia, «parla dei vari Champagne, Cava e Prosecco presenti sul mercato americano e, testualmente, dice che, purtroppo "la maggior parte dei prosecchi disponibili nei negozi statunitensi non viene da Conegliano-Valdobbiadene, la Docg del Veneto da molti considerato il top. Se cercate questo prodotto, dal nome complicato, e siete disposti a pagare dai 16 ai 20 dollari scoprirete il vero Prosecco". La politica della denominazione portata avanti da questo Ministero dà evidentemente i suoi frutti», osserva Zaia, sottolineando che «non è una novità che il Made in Italy sia acclamato oltreoceano, quello che dovrebbe renderci fieri è che avvenga su un giornale così prestigioso e che si sottolinei che la qualità ha un valore che vale la pena pagare». Il Prosecco prodotto a Conegliano-Valdobbiadene, precisa il Ministro, coinvolge 2.800 aziende viticole, 460 vinificatori, 1.500 addetti al settore enologico e 160 case spumantistiche. Zaia conclude ricordando che "gli Stati Uniti sono uno dei nostri maggiori importatori di vini. Ogni anno circa il 24% delle nostre esportazioni raggiunge gli Usa, e stiamo largamente superando i venti milioni di bottiglie, solo di Prosecco, di export".

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