Cerca
Cerca
+

L'estate del caffè

rilancia l'economia

Michelangelo Bonessa
  • a
  • a
  • a

 Èl'estate del caffè. Quest'anno infatti, non solo le case produttrici di caffèsi sono inventate nuovi prodotti che hanno goduto di un buon successo, a anchel'economia italiana ne ha risentito positivamente: il settore cresce dal 2007del 5%. Insomma una tazzina di caffè può salvare l'economia del Paese, o almenodarle una grossa mano. Anche perché la bevanda in questione è già tra le piùconsumate dagli italiani. Ma sorge un dubbio: non faceva male? La Coca-cola  aveva anche prodotto, come altri, la suabevanda senza caffeina, ma studi successivi hanno rassicurato gli animi: ilcaffè fa bene. Il collant al caffè- Pareche un'azienda austriaca abbia addirittura pensato di realizzare un collant concaffeina microincapsulata, che viene rilasciata come reazione al calore delcorpo. Ma non è finita perché ormai il caffè si trova anche nelle creme dibellezza come negli shampoo: un esempio è Fat Girl Slim, dimagrante-bomba, “conmolecole della caffeina incapsulate in QuSome per una consegna rapida degliingredienti”. Per non parlare delle ricerche delle Università di Jena e Berlinoche hanno dimostrato quanto il caffè, pur senza essere in lozione, sia utileper rallentare la caduta dei capelli. Si parla del +46%, con punte di 70 inlaboratorio, di capelli per ciocca. E via tutti a bere e cospargersi diintrugli e derivati della bevanda. Persino a Hollywood si sono fatti catturaredalla caffè mania: Jessica Biel, famosa per il film «American Beauty» e per lalove story con il cantante pop Justin Timberlake, causa cellulite sulle cosce,ricorre con successo a un concentrato di caffè preparato in casa da spalmarsiaddosso. Halle Berry, che ha lo stesso problema, preferisce cospargersi di unamistura a base di caffè macinato. I prodotti dell'estate – Tra le novità diquest'estate due prodotti il caffè in lattina e il caffè zero. Il primo è unpreparato a base esclusivamente di caffè (Illy), ed è venduto in lattina. Ne esistonodue versioni: laversione black, cioè caffè nero forte e zuccherato, nellelattine da 150 ml, e quella con più lattee meno caffè, per chi ama il caffè macchiato e non vuolerinunciarvi neanche mentre a casa, al lavoro o anche mentre passeggia perstrada, venduto nella lattina da 200 ml. Da tenere in frigo o nella borsatermica, da portare al lavoro o anche per una passeggiata. Il costo a lattina èdi circa 2 euro. Il secondo preparato è invece il Caffè Zero, dove zerosi riferisce alla temperatura. E' una sorta di granita cremosa, gustosa e dolcissima,che è un ottimo sostituto del gelato. È venduta in tre gusti: Espresso, Mocaccino e Cappuccino. Laconfezione anche è molto pratica, con la cannuccia molto spessa, che permetteil passaggio anche dei cristalli di ghiaccio presenti. I lati negativi restanosolo due. le calorie,non meno di 250 per confezione, e il prezzo, intorno ai 2,50 euro. Le statistiche del settore del caffè - Sono quasi 1.100 leimprese italiane attive nella lavorazione del caffè, tè e altri infusi, increscita del 3,5% in un anno. Lavorano principalmente caffè (634 imprese),settore che cresce del 5% dal 2007, e sono concentrate soprattutto in Campania(77 imprese, 12% del corrispondente totale), Lombardia (72) e Lazio (66).Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati delregistro delle imprese al quarto trimestre 2008 e 2007 e Istat 2007 e 2008.Bene anche la lavorazione del tè e degli infusi (+17% in un anno), concentratasoprattutto in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana. Tra leprovince, per numero di imprese, in testa Napoli (61 imprese), Palermo (53) eRoma (50). Cresce inoltre l'interscambio di caffè e tè: 1,5 miliardi di europer il caffè nel 2008 (+13,2% rispetto al 2007) e 46,7 milioni per il tè(+0,5%). In particolare, nel 2008 è stato importato caffè per un valore dioltre 900 milioni di euro ed esportato per 640 milioni (+17,9% l'import e +6,9%l'export in un anno). Quanto alla provenienza del caffè che viene lavorato inItalia quello non torrefatto e non decaffeinizzato viene importatoprincipalmente dal Brasile (37,4%), dal Vietnam (14,5%) e dall'India (10,2%).Quello invece decaffeinizzato proviene quasi totalmente dalla Germania (96,7%).È svizzero invece il caffè torrefatto ( 44%) che arriva nel nostro Paese. Ma ilcaffè lavorato in Italia è apprezzato anche all'estero: nel 2008 l'Italia haesportato caffè torrefatto per un valore di oltre 22 milioni di euro, destinatosoprattutto a Stati Uniti (17,2%), Francia (16,5%) e Spagna (9,3%).

Dai blog