Paris gioca al superenalotto
"Ho paura di diventare povera"
Los Angeles - Tempiduri per la milionaria più famosa del mondo, Paris Hilton. Da quando il nonno l'hadiseredata a causa dei suoi vizi e della sua condotta poco ortodossa, la bellaParis ha un incubo ricorrente: quello di prosciugare il suo nutrito conto inbanca e diventare una senzatetto. Così, privata della sontuosa eredità di duemiliardi e trecento milioni di dollari, la Hilton ha cominciato a fare economia. Non buttapiù i vestiti dopo averli indossati una sola volta, non compra più di diecimodelli della stessa linea di abbigliamento, se si consumano le costose scarpeche calza le manda a risuolare, ha dimezzato le mance al ristorante e si limitaa cambiare yacht soltanto ogni due anni. Piccoli "sacrifici", si faper dire, per sfuggire all'incubo di non poter più mantenere il suo lussuosostile di vita. Ma oltre a risparmiare, Paris ha pensato bene di chiedere aiutoanche alla dea bendata: la a rivista tedesca “Bravo” l'ha beccata in una ricevitoria di Los Angelesintenta a compilare la schedina di una lotteria il cui montepremi era di 35milioni di dollari. Non solo. Fonti ben informate sostengono che la Hilton abbia addirittura incaricatola sua assistente personale di fare incetta di biglietti delle maggiorilotterie nazionali d'Europa. Detto fatto. Nei giorni scorsi i vip- watchers dicasa nostra sostengono di aver avvistato l'assistente della Hilton a Milanomentre acquistava 300 schede precompilate del Superenalotto. Obiettivo:sbancare il montepremi di 46 milioni di euro, la sesta vincita nella classificadei record italiani. Ma questa non è la prima volta che la bella Paris tenta labuona sorte. In passato si è già cimentata sui tavoli da poker ma, a quantopare, con scarsi risultati. Per il “New York Times” la Hilton è “ossessionata” dalgioco, soprattutto quello d'azzardo, e i ben informati sostengono che finora leperdite sorpasserebbero le vincite: Paris avrebbe addirittura perso la suaamata Bentley, dal valore di 150 mila dollari durante una puntata a Las Vegas.