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Su Facebook arriva il tasto

anti-bulli e maniaci

Silvia Tironi
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Presto, le paginedei social network britannici potrebbero essere dotate di un pulsante di aiuto- chiamato in inglese 'panic button' – per aiutare, con un solo clic, i minoria segnalare la presenza sulla pagina di contenuti inappropriati, o di qualche sospettopredatore sessuale. Un metodo preventivo per cercare di diminuire i casi dibullismo online, purtroppo sempre più comuni. Secondo la stampa britannica,circa 140 aziende informatiche ed altri gruppi attivi su internet hanno presovisione di una serie di 'standard' per la rete, studiati dal consigliere delgoverno britannico per la sicurezza online,Tanya Byron, che verrannopresentati domani dall'esecutivo. Il pulsante 'anti-panico' sarebbe simile aquello già attivato dal social network Bebo: molto in evidenza sulla pagina,può essere usato per denunciare la presenza di elementi osceni, offensivi oinappropriati per altri motivi. Le linee guida potrebbero essere un validoaiuto anche per un maggior controllo dei genitori su quello che i loro ragazzi vedonosu internet, con mezzi per impedire accesso a pagine con contenuti offensivi. Isiti offriranno anche l'opzione ‘ricerca sicura' (safe search), per impedireche i minori finiscano inavvertitamente su pagine non adatte a loro. Sotto lalente, in particolare, quei siti che si avvalgono di un moderatore, con chat eservizi di messaggeria istantanea. Oltre alle linee guida in questione, c'èanche una serie di misure attualmente allo studio dello UK Council for ChildInternet Safety, e che verranno pubblicate entro la prossima estate. Il codice dicondotta on-line - Le linee per la navigazione senza panico verranno lanciatedomani da Ed Balls, ministro per la Scuola, e da Alan Johnson, ministro dell'Interno. All'evento,dato l'enorme e preoccupante numero di abusi che avvengono, ogni giorno online,interverrà probabilmente anche il premier Gordon Brown. Solo pochi giorni fa ilCeop (Centro Contro lo Sfruttamento dei Minori Online britannico) avevalamentato la mancanza di un 'pulsante d'aiuto' sui siti più popolari. Così, ildirettore del Ceop, Jim Gamble ha lanciato un appello a tutte le maggioripagine web sociali, invitandole a seguire l'esempio di Bebo: “Mi congratulo conquella iniziativa – afferma Gamble – se un pedofilo o un bullo vede che sulsito c'e un bottone di emergenza, ci pensa due volte prima di molestare unminorenne”. Il Ceop, aveva reso noto Gamble, riceve più di 10.000 segnalazionidi bullismo e pedofilia online al mese. Proteggere i bambini- Facebook, intanto, ha annunciato la creazione del ‘Safety Advisory Board', ungruppo di consiglieri esterni da consultare su tematiche legate alla sicurezzaonline, del quale fanno parte due organizzazioni britanniche (Family OnlineSafety e Childnet International) e tre statunitensi (Common Sense Media,ConnectSafely e WiredSafety). L'obiettivo, spiega il social network, è quellodi creare una risorsa globale di contenuti pedagogici sulla sicurezza sul web,destinati a genitori, insegnanti e ragazzi. “L'unico modo per garantire lasicurezza online dei bambini è far sì che chiunque voglia proteggerli lavoriinsieme”, ha detto Elliot Schrage, vicepresidente per le comunicazioni e lapublic policy di Facebook.

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