Estate, tempo di vacanze e conquiste. Ma pochi usano precauzioni

Tatiana Necchi

Estate, tempo di vacanze, mare e divertimento. Ma anche di conquiste amorose. E lo sanno bene i ragazzi considerato che ben il 61% di loro in questi mesi estivi ha avuto più rapporti sessuali. Ma non sempre a una maggiore attività sessuale corrisponde una maggiore protezione. Nonostante la situazione stia migliorando, come sottolinea la ricerca fatta dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) con la campagna Travelsex che ha toccato 10 città italiane durante l'estate, è risultato che un 28% in più rispetto agli scorsi anni si è protetto. Il 72% degli intervistati, con un’età media di 18,9 anni, quest’anno ha utilizzato contraccettivi. «Ma il problema è che in questo 72% - spiega Emilio Arisi, consigliere della Sigo - vi rientrano anche i giovani che usano e considerano il coito interrotto come un metodo contraccettivo, pari al 23%, e poi c'è un 50% di ragazzi e ragazze che dichiara di non essere sempre attento, proteggendosi solo ogni tanto la prima volta con un nuovo partner, mentre il 6% non lo fa proprio». Le cose stanno comunque migliorando, come evidenzia la ricerca, visto che il 19% è partito per le ferie con una scorta adeguata di contraccettivi e considerando che l'anno scorso il 52% delle ragazze ammetteva di non usare alcun metodo anticoncezionale. «Quest'anno a settembre - conclude - speriamo di vederci arrivare meno ragazzi e ragazze del solito. Generalmente infatti in questo mese si registra un +30% degli accessi nei nostri ambulatori per gravidanze indesiderate e infezioni contratte nei mesi più caldi. C'è ancora però tanto da fare, soprattutto a livello informativo, anche nelle scuole, vero punto nodale educativo. Finora dobbiamo riconoscere che su questo fronte le istituzioni sono state abbastanza latitanti».