Il paragone con la Lewinski
è offensivo per le donne
Ve la ricordate Monica Lewinski, la ragazzotta diventata famosa per aver avuto una relazione sessuale con l'allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton? La stagista che scandalizzò l'America per le sue prestazioni osè nella stanza ovale chiamata satiricamente stanza orale? Dopo tanti anni si torna a parlare di lei, per un episodio accaduto nel nostro Paese e per il quale è stata scomodata persino la Corte Suprema. La quale sentenzia: dare a una signora della “Monica Lewinsky” è diffamazione. È offensivo cioè attribuire a una donna una "natura lewinskiana" e definire i suoi ragionamenti "farneticazioni uterine": la Cassazione accogliendo il ricorso di una signora pugliese, Gennarina, ribaltando il verdetto del tribunale di Foggia che aveva assolto un avvocato per il contenuto di queste espressioni in una controversia civile. Daniela Mastromattei su Libero di mercoledì