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Su Facebook impazza Bersani

Peccato sia un falso

Dario Mazzocchi
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Nell'universo sterminato di Facebook si aggirava anche l'esponente del Pd Pierluigi Bersani: uno dei tanti volti della politica che avevano deciso di entrare in contatto con gli elettori tramite le nuove frontiere della tecnologia e della comunicazione politica. Peccato che non fosse quello vero: nel senso che non era per niente affatto Pierluigi Bersani, ma un tipo che si millantava per lui. Aveva raccolto l'amicizia di 2900 utenti, con tanto di biografia, foto e video messi in bella mostra nel proprio profilo. Ma alla fine è stato scoperto dalla polizia postale. Il passo falso dallo pseudo Bersani è stato fatto nel momento in cui ha tentato di mettersi in contatto con lo staff del vero Bersani. Il cui portavoce ha svelato: “A certo punto il falso Bersani ci ha chiesto di entrare tra i suoi amici su Facebook. Quando l'ho visto, gli ho chiesto: ma che fai, mi chiedi l'amicizia su Facebook?”. Nel frattempo il falso ex ministro si era iscritto a gruppi come “Berlusconi mai al Quirinale”: una partecipazione ad una sorta di campagna di protesta che avrebbe potuto creare anche qualche imbarazzo nell'entourage del Pd. A questo punto sono partite le mail al gestore del falso profilo che non ha mai risposto e pure un messaggio sulla bacheca del falso Bersani nella quale si mettevano in guardia i cosiddetti amici. A quel punto, visto che le cose non cambiavano, si sono rivolti prima ai gestori del social network e poi alla polizia postale. La vicenda non dovrebbe avere strascichi, ma rimane la curiosità di capire se il vero Pierluigi Bersani vorrà sostituirsi al falso. Nessuno lo sa dire con certezza, quasi sicuramente no, visto che il vero Bersani ha già un sito tutto suo e il portavoce ritiene che, a conti fatti, sarebbe inutile.

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