Facci: la verità sul caso Mills. A chi serve il processo

Lucia Esposito

È incredibile, ma per comprendere la perfetta assurdità del processo Mills occorre concentrarsi. Non basta essere una persona normale - o uno straniero - e limitarsi a osservare che l’attenzione è rivolta a un processo che rimarrà senza effetti giudiziari e civili e politici e quello che volete; non basta osservare che è soltanto uno spreco di tempo e risorse e che un’eventuale condanna servirà soltanto a chi volesse ri-dare a Berlusconi del «corruttore». Occorre riguardare, sforzandosi, al quadro retrospettivo degli ultimi vent’anni: che è così assurdo e metabolizzato da sfuggirci, ormai. Cioè: abbiamo un personaggio che la magistratura indaga e processa dal 1993 e che alla fine rimarrà incensurato. Abbiamo un personaggio che è sempre stato indagato e però è riuscito a mettere in piedi tre governi. Abbiamo un perseguitato che in qualche caso era pure colpevole - opinione mia - ma in sostanza ha vinto lui, perché la giustizia non è riuscita dimostrarlo nei tempi e nei modi previsti. Non andrà mai in galera, né ci sarà traguardo che la giustizia potrà mai precludergli: sia perché i traguardi li ha già più o meno raggiunti (ha 76 anni) sia perché il processo Mills nei suoi effetti pratici è il niente, come detto. Ma noi ce ne occupiamo, ne parliamo, ne scriviamo. Ha stravinto anche in questo. di Filippo Facci