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Migranti, Delmastro: "Germania nazista Paese sicuro è provocazione? Già chiederselo è una risposta"

giovedì 31 ottobre 2024
1' di lettura

"Mi sembrava un libro di uno storico quell’ordinanza del tribunale di Bologna. Come al solito esondano da quelle che io credo essere prerogative e facoltà dei giudici. Andremo fino in fondo e vedremo chi avrà ragione", ha detto a LaPresse Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia, commentando il rinvio alla Corte europea del decreto Paesi sicuri. "Avete interpretato l’esempio citato sulla Germania nazista paese sicuro come una provocazione?", viene quindi chiesto a Delmastro domandando che tipo di interlocuzione si stesse instaurando tra governo e magistratura. Il sottosegretario: "Il fatto stesso che in Italia ci si possa legittimamente chiedere se ciò che è scritto in una sentenza sia o meno una provocazione mi pare che qualifichi già. Quindi la risposta gliel’ho già data".

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andrea delmastro

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Nell’episodio si intrecciano casi e protagonisti che, per motivi diversi, rivelano lo stesso schema: l’Albanese che giustifica la violenza finché non tocca la sua parte, sindacati che parlano di “rivolta sociale” salvo poi stupirsi se qualcuno passa dalle parole ai fatti, firme come Augias che predicano libertà ma firmano liste di proscrizione. Il risultato è un Paese in cui la libertà di espressione è difesa solo quando è la nostra, e combattuta quando appartiene agli altri. Senaldi mette ordine nel caos e mostra il paradosso con cui l’Italia continua a fare i conti: un Paese che cita Gaber ma applica la libertà a targhe alterne.

Redazione