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Indietro miei Prodi: la sinistra è allo sbando

sabato 1 novembre 2025
1' di lettura

La Parola di Pietro è “Prodi”. Un nome che in Italia evoca coraggio e moderazione, ma anche compromessi, nostalgie e una sinistra che non sa più chi è. Pietro Senaldi nel suo podcast parte dall’intervento di Romano Prodi, che bacchetta la segreteria Elly Schlein e il suo Pd sempre più a immagine e somiglianza dei Cinque Stelle, per raccontare la parabola di una sinistra divisa tra due anime: quella ex comunista e quella ex democristiana. Due mondi che hanno condiviso il potere, ma mai la visione. Tra ironia e memoria, Senaldi ricorda il “professore” che fu due volte tradito dai suoi, e analizza un partito che oggi non ha più né i Prodi né i prodi. Nel frattempo, da Emanuele Fiano censurato a Ca’ Foscari alla nuova “gaffe” di Sigfrido Ranucci, fino alle piazze di Maurizio Landini, il copione resta sempre lo stesso: parole grandi, coraggio poco. Nel nuovo episodio del podcast di Libero Quotidiano, La parola di Pietro è un viaggio dentro la sinistra italiana, quella che predica cambiamento, ma continua a inciampare nella sua stessa storia.

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Streghe di Halloween. Su Camera con Vista, il programma di Alexander Jakhnagiev

La nuova puntata di Camera con Vista, la trasmissione di Alexander Jakhnagiev prodotta da Agenzia Vista, in onda su La7 la domenica alle 09.40 e in replica il lunedì notte.
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Il ministero della Difesa russo ha affermato che l'esercito ucraino, circondato a Pokrovsk, ha iniziato ad arrendersi e ha fornito testimonianze dei militari fatti prigionieri, anche se l'intelligence ucraina ha fornito una versione differente su ciò che sta accadendo nella roccaforte del Donetsk, chiave per Kiev. Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto che alcune unità russe si erano infiltrate nella città, ma ha insistito sul fatto che l'Ucraina le sta eliminando. Nella notte intanto massiccio attacco russo contro l'Ucraina. L'attacco aereo è stato respinto dall'aviazione, dalle forze missilistiche antiaeree, dalla guerra elettronica e dalle unità di sistemi senza pilota e dai gruppi di fuoco mobili delle forze di difesa ucraine.

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"Da mesi dico che De Luca non avrebbe rotto e sarebbero stati tutti insieme, è giusto è la loro coalizione. È meno coerente il fatto che per anni De Luca e Fico si sono scambiati insulti inenarrabili, io non mi sono mai permesso nella mia lunga carriera politica di parlare in questi termini di un avversario. Fa pensare il fatto che due persone pur di conservare il potere nonostante si siano dette certe cose oggi siano insieme. Penso anche a quello che De Luca ha detto della Schlein e la Schlein di De Luca, c'è una grande ipocrisia politica che disorienta l'elettorato e c'è il rischio astensionismo". Lo ha detto Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri e candidato alla presidenza della Campania per il centrodestra alle elezioni regionali del 23 e del 24 novembre prossimi.